mercoledì 22 luglio 2009

La matassa

(Italia 2009 commedia)
Regia di Ficarra, Picone e Avellino
con Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Anna Safroncik, Pino Caruso



TRAMA
Due cugini, che non si parlano da 20 anni per colpa di un litigio tra famiglie, dopo la morte del padre di uno di loro uniscono le loro forze per salvare le sorti dell’albergo di famiglia, anche se…
CONSIDERAZIONI
Ficarra e Picone, secondo me, sono degni eredi di chi anni fa ha reso grande la commedia all’italiana e che negli ultimi tempi è stata un pò dissacrata dai vari “vacanze di natale” e compagnia bella (magari brutta va, è meglio).
Insomma, questo film è brillante, divertente e loro due ci hanno ormai abituato, anche con i precedenti film, ad assistere a storie mai banali, dai risvolti sorprendenti e mai scontati. Oltretutto hanno il merito di rendere il massimo anche al cinema, cosa difficile da fare per gente abituata al cabaret e di consequenza a tempi comici di gran lunga più brevi.
CURIOSITA’
Il cane che si vede all’ultimo si chiama Saverio. È il cane di Ficarra.
CITAZIONE
“Ma perchè volete tutti soldi da me? ma che c’ho scritto in fronte: Monopoli?”
“Mafioso: “dì a tuo cugino che se non paga… BUM-BUM!
Ficarra: “andate a caccia?”

martedì 21 luglio 2009

Lemony Snicket

(Lemony Snicket’s A series of unfortunate events USA 2004 fantasy)
Regia di Brad Silberling
con Jim Carrey, Emily Browning, Liam Siken, Meryl Streep, Jude Law

TRAMA
Tre fratelli, rimasti orfani dopo un incendio, ereditano un’enorme fortuna e attirano l’attenzione del loro perfido zio, Il conte Olaf, al quale verranno affidati dal loro tutore legale.
CONSIDERAZIONI
Una splendida fiaba dai toni un pò “dark” interpretata da attori strepitosi: i tre bimbi sono così espressivi, fenomenali (soprattutto la piccolina interpretata da due gemelline) e Jim Carrey come al solito ci dà prova di essere un attore come pochi, un caratterista strepitoso che qui dà il meglio di sè.
La fotografia sembra studiata apposta da rendere la storia meno reale e dare l’impressione appunto che sia soltanto un racconto. Originale inoltre è l’inizio, la cui voce narrante interrompe un cartone animato per avvisarci che non stiamo per vedere la classica storia felice e ci invita ad uscire dal cinema o a spegnere il televisore. Un preludio questo che dà l’idea di quanta ironia riesca comunque ad esserci in una storia che sembra triste ma che fa ridere e sognare sia grandi che bambini. Assolutamente da vedere.
CURIOSITA’
Tim Burton in origine doveva dirigere il film, con Jhonny Depp nella parte del Conte Olaf e Glenn Close nella parte di zia Josephine. Quando Tim Burton lasciò il progetto, Depp lasciò a sua volta. Brad Silberling sostituì Glenn Close con Meryl Streep pensando che meglio si adattasse a quel ruolo.
Il film è basato sui primi tre libri del ciclo di narrativa Una serie di sfortunati eventi, scritti dall’autore statunitense Lemony Snicket, all’anagrafe Daniel Handler.
CITAZIONE
“A volte il mondo può sembrare un luogo ostile e sinistro. Ma credeteci quando diciamo che ci sono più cose buone che cattive. Dovete osservare con attenzione. E quella che magari appare una serie di sfortunati eventi, può, di fatto, essere il primo passo di un viaggio”.
“È una cosa curiosa la morte di una persona cara… È come salire le scale al buio per andare in camera da letto e credere che ci sia ancora uno scalino. Il tuo piede cade nel vuoto e… c’è un nauseante momento di tetra sorpresa”

Orwell 1984

(Nineteen Eighty-Four Gran Bretagna 1984 drammatico)
Regia di Michael Radford
con John Hurt, Richard Burton, Suzanna Hamilton

TRAMA
A Londra, capitale dell'Oceania, l'esistenza di ogni individuo è spiata e controllata dal Grande Fratello. L'impiegato Winston Smith si innamora e tenta di resistere alla dittatura e al totale annullamento della personalità.
CONSIDERAZIONI
Dopo aver letto (e amato tanto) il libro mi sono chiesta come mai non esistesse una trasposizione cinematografica, finchè cercando non ho trovato questo film di Radford, che secondo me, rispecchia molto bene l'atmosfera che si respira nel libro. E' un film fatto davvero con poco, ed è forse questo particolare che rende il tutto ancora più degradante e opprimente: i colori del film infatti sono tutti sui toni del grigio e del blu, unica divagazione il verde della campagna durante la fuga con la sua amata che rafforza ancora di più la sensazione di degrado in cui vive normalmente il popolo.
Il regista è riuscito molto bene a rendere l'idea e il concetto che voleva esprimere Orwell col suo libro, anche se il libro, come nella stragrande maggioranza dei casi rimane sempre migliore: tutto sta a come uno se l'è immaginato dentro di sè. Forse un pochino noioso al principio, ma per chi ha letto il libro la curiosità prevale sul senso di staticità del film solo ed unicamente per arrivare a quella parte finale che non deluderà di certo: grandissimo Richard Burton.
CURIOSITA'
Il film si caratterizza per un saluto o gesto di devozione, che non appare nel romanzo. È il gesto di fare la croce con i polsi in modo da formare il segno V.
Sonia Brownell, vedova di Orwell e titolare dei diritti d'autore, acconsentì, poco prima di morire nel 1980, alla realizzazione cinematografica. Richiese espressamente che il film non utilizzasse i moderni e spesso abusati effetti speciali fantascientifici.
CITAZIONE
"La legge di gravità è una sciocchezza. Non esiste questa legge. Se io penso di volare e tu pensi che volo; io volo davvero."
"La vera libertà consiste nel dire che 2 + 2 = 4"

lunedì 20 luglio 2009

Harsh times - I giorni dell'odio

(Harsh times Usa 2005 azione)
Regia di David Ayer
con Christian Bale, Freddy Rodriguez, Eva Longoria

TRAMA
Un veterano della guerra del Golfo, perseguitato dagli incubi, cerca di rimettere a posto la sua vita cercando un lavoro che gli consentirà di sposare la sua fidanzata messicana Martha.
CONSIDERAZIONI
Ho il sospetto che questo film fosse decisamente migliore in lingua originale, perchè il doppiaggio questa volta mi sembra troppo caricato di entusiasmo al limite del trash, quindi le cose sono due: o è colpa del film o è colpa del doppiaggio. Non so se è un’idea sposata dal regista il voler usare questo tipo di linguaggio e di dialoghi o se è casuale ma è veramente fastidioso e francamente anche troppo marcato.
Peccato perchè poteva essere un gran bel film: il tema del reduce di guerra che tenta di rifarsi una vita, uno scorcio di vita nella South Central criminale, aveva degli ottimi assi nella manica, ma se li è giocati male.
CURIOSITA’
Il regista è conosciuto molto di più per le sue sceneggiature di film di gran successo come U-571, Fast and Furios, Training Day e l’ultimissimo X-men le origini: Wolverine.
CITAZIONE
“– Nell’amore c’è sempre sacrificio, solo con quello puoi misurarlo.
– Cosa faresti tu per Sylvia?
– Troverei un lavoro dalle 9 alle 5.
– Questo è amore!”

martedì 14 luglio 2009

Oggi sciopero


"Adesione all'appello di Diritto alla Rete contro il DDl alfano che imbavaglia la Internet italiana".

mercoledì 1 luglio 2009

Into the wild

(Into the wild USA 2007 avventura)
Regia di Sean Penn
con Emile Hirsch, William Hurt, Vince Vaughn


TRAMA
Chris McCandless, è un giovane fresco fresco di laurea, e mentre i suoi genitori immaginano una brillante carriera per il figlio, Chris abbandona soldi, famiglia e amici per partire all’avventura: un viaggio che lo porterà fino all’Alaska, in mezzo alla natura selvaggia in cui sopravvivere solo con le proprie risorse.
CONSIDERAZIONI
Non sapevo che fosse tratto da un libro, non sapevo fosse una storia vera. In realtà guardando il film un pò lo si intuisce, anche per come viene raccontato: con i suoi capitoli che scandiscono ogni singola avventura della vita di Chris McCandless, capitoli che servono a paragonare una vita intera ma che in realtà sono il riassunto di soli due anni di vagabondaggio.
E’ un film pieno di contenuti filosofici, ed è inevitabile che scaturiscano nello spettatore mille pensieri su come sia la propria vita o come avrebbe dovuto essere.
E’ un film in cui ci si sente parte, ci si immedesima. In ognuno di noi c’è una piccola parte che avrebbe voluto partire come ha fatto Chris, mollare tutto e non essere legato ai vincoli che ti impone la società moderna: quella in cui ti vede per forza laureato, con un buon lavoro e con una famiglia alle spalle…quella per cui devi alzarti al mattino e fare e vedere le stesse cose ogni singolo mattino della tua vita.
Chris l’ha fatto sul serio, e noi anche se solo con gli occhi e col pensiero lo seguiamo in questa avventura. E’ un film che consiglio a chiunque, a quelli a cui piace ci sia sempre una morale della storia, ma anche a quelli che amano gli spazi sconfinati, la natura fatta di montagne come di deserti e di animali, e anche quelli che rimpiangono un pò la vecchia filosofia hippie.
CURIOSITA’
Alcune polemiche sono nate a causa della scena dello scuoiamento di un alce. Un rappresentante dell’Enpa nella commissione di revisione cinematografica del Ministero dei Beni Culturali, ha chiesto il taglio della scena. La produzione ha tenuto a sottolinerare che l’animale non è stato ucciso per realizzare la scena ma che è stato vittima di un incidente stradale. In seguito alle polemiche l’American Humaine Association ha certificato che l’animale in realtà non era vero.
CITAZIONE
“Se vuoi qualcosa nella vita, allunga la mano e prendila… ”
“Ti sbagli se pensi che le gioie della vita vengano soprattutto dai rapporti tra le persone. Dio ha messo la felicità dappertutto, è ovunque, in tutto ciò di cui possiamo fare esperienza. Abbiamo solo bisogno di cambiare il modo di vedere le cose.”
“C’è tanta gente infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l’animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l’avventura. La gioia di vivere deriva dall’incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell’avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso…
… Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un’esistenza non convenzionale….”

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