RABBIA
CHUCK PALAHNIUK
Edizione STRADE BLU Mondadori
360 Pagine (2007)
TRAMA
In questo libro si racconta la vita di Buster Casey, un ragazzo di provincia, trasferito in città e diventato il punto di riferimento per molte persone amanti del "party crushing": una sorta di autoscontro a tema fatto con auto vere per le strade della città. Il libro è una raccolta di interviste fatte alle persone che l'hanno conosciuto e che vengono interrogate in seguito alla sua misteriosa e ormai leggendaria morte, per capire chi fosse in realtà e quanto sia implicato nell'epidemia di rabbia che sta decimando la popolazione. E poi...è veramente morto?
CONSIDERAZIONI
Chuck Palahniuk (☾ incanalatore di picchi) deve avere un'alta considerazione dei suoi lettori, se ogni volta ci mette davanti a storie del genere, se non si cura minimamente del fatto che quello che scrive poi qualcuno lo deve anche leggere: è uno scrittore a cui piace giocare con le parole, con la struttura dei racconti (vedi anche Pigmeo), non gli basta raccontarti una storia, te la deve raccontare in un modo tutto suo; il risultato purtroppo è che è stato per me un libro molto difficile da terminare. Una biografia orale significa che tutta la storia non è altro che una lunga intervista a chi ha avuto a che fare con Buster Casey. E come non bastasse, dopo Fight Club, è riuscito ad inventarsi un altro dei suoi giochi violenti: il party crushing...strabiliante la minuzia di dettagli che descrive le regole del gioco (quanto ti piacerebbe giocarci eh Chuck?)
Bello, come ogni suo libro, ma stavolta ci ho messo tre mesi a finirlo e qualcosa vorrà pur dire. In ogni caso Chuck è Chuck, e io ormai mi sono incanalata un picco di rabbia quindi sbavo su tutti gli altri autori (se non avete capito il senso di quest'ultima frase è perchè dovete ancora leggere il libro).
CITAZIONE
"In un mondo dove miliardi di persone credono che il loro dio abbia concepito un figlio mortale con una vergine umana, è incredibile quanta poca immaginazione dimostri la maggior parte della gente. "
"Forse Rant non era cazzuto e in gamba come ce lo ricordiamo. Forse è così che si creano le figure religiose. Sono i loro amici che ne cantano le lodi, ingigantendole al solo scopo di rimorchiare. Me lo immagino San Pietro in un bar: "Sì io Gesù Cristo lo conoscevo. Eravamo amicissimi...".
Forse non è vero che la gente viaggia nel tempo. Forse sono le bugie come questa, l'invenzione di una cosa qualsiasi che sia meno brutta dell'idea della morte - la morte nera, nerissima, eterna -, sono le bugie accattivanti come questa a creare le religioni. Forse Rant è morto e basta".
CHUCK PALAHNIUK
Edizione STRADE BLU Mondadori
360 Pagine (2007)
TRAMA
In questo libro si racconta la vita di Buster Casey, un ragazzo di provincia, trasferito in città e diventato il punto di riferimento per molte persone amanti del "party crushing": una sorta di autoscontro a tema fatto con auto vere per le strade della città. Il libro è una raccolta di interviste fatte alle persone che l'hanno conosciuto e che vengono interrogate in seguito alla sua misteriosa e ormai leggendaria morte, per capire chi fosse in realtà e quanto sia implicato nell'epidemia di rabbia che sta decimando la popolazione. E poi...è veramente morto?
CONSIDERAZIONI
Chuck Palahniuk (☾ incanalatore di picchi) deve avere un'alta considerazione dei suoi lettori, se ogni volta ci mette davanti a storie del genere, se non si cura minimamente del fatto che quello che scrive poi qualcuno lo deve anche leggere: è uno scrittore a cui piace giocare con le parole, con la struttura dei racconti (vedi anche Pigmeo), non gli basta raccontarti una storia, te la deve raccontare in un modo tutto suo; il risultato purtroppo è che è stato per me un libro molto difficile da terminare. Una biografia orale significa che tutta la storia non è altro che una lunga intervista a chi ha avuto a che fare con Buster Casey. E come non bastasse, dopo Fight Club, è riuscito ad inventarsi un altro dei suoi giochi violenti: il party crushing...strabiliante la minuzia di dettagli che descrive le regole del gioco (quanto ti piacerebbe giocarci eh Chuck?)
Bello, come ogni suo libro, ma stavolta ci ho messo tre mesi a finirlo e qualcosa vorrà pur dire. In ogni caso Chuck è Chuck, e io ormai mi sono incanalata un picco di rabbia quindi sbavo su tutti gli altri autori (se non avete capito il senso di quest'ultima frase è perchè dovete ancora leggere il libro).
CITAZIONE
"In un mondo dove miliardi di persone credono che il loro dio abbia concepito un figlio mortale con una vergine umana, è incredibile quanta poca immaginazione dimostri la maggior parte della gente. "
"Forse Rant non era cazzuto e in gamba come ce lo ricordiamo. Forse è così che si creano le figure religiose. Sono i loro amici che ne cantano le lodi, ingigantendole al solo scopo di rimorchiare. Me lo immagino San Pietro in un bar: "Sì io Gesù Cristo lo conoscevo. Eravamo amicissimi...".
Forse non è vero che la gente viaggia nel tempo. Forse sono le bugie come questa, l'invenzione di una cosa qualsiasi che sia meno brutta dell'idea della morte - la morte nera, nerissima, eterna -, sono le bugie accattivanti come questa a creare le religioni. Forse Rant è morto e basta".
ne ho letti altri di Palahniuk, ma non questo... stavo giusto pensando di rispolverare un po' l'autore :-) bel blog, piacere di averti trovata, ti seguo!
RispondiEliminaSe vi è piaciuto questo libro o state pensando di comprarlo potete trovare qualche frase anche qui.
RispondiEliminahttp://pensierifrasiconsigli.blogspot.com/2011/12/pensieri-e-frasi-di-rabbia-indice.html