domenica 25 ottobre 2009

L'invenzione di Morel

COME SI INTITOLA IL LIBRO?
L’invenzione di Morel
CHI E’ L’AUTORE?
Adolfo Bioy Casares
DI CHE PARLA?
Un fuggitivo si nasconde su di un’isola deserta quando arriva una barca di turisti. Lui continua a nascondersi per paura di venir catturato ma un giorno nota una donna bellissima di cui presto si innamorerà. La cosa strana è che nessuno sembra vederlo, anche quando decide di non nascondersi più…..la sua mente vaga nel tentativo di capire come mai non riesce ad interagire con gli altri, finchè uno scenziato di nome Morel non gli svelerà il motivo.
QUANTO TI è PIACIUTO E PERCHE’?
Mi è piaciuta moltissimo l’idea di fondo del libro, la strana “invenzione di Morel” è un’idea geniale ma il modo in cui è stato scritto questo libro mi ha deluso. Di difficile lettura, ci sono un sacco di paroloni e sparsi un pò ovunque che rendono quasi impossibile seguire il discorso. Peccato.
CHE COSA TI HA FATTO DECIDERE DI LEGGERE QUESTO LIBRO?
I super-fan del telefilm Lost sapranno che questo era il libro che stava leggendo Sawyer sull’isola nella 4 serie (episodio 4- Pessimi Affari)
LO CONSIGLIERESTI? A CHI?
Agli amanti della fantascienza ma abituati a letture un pò impegnative.
UNA COSA CHE TI HA COLPITO POSITIVAMENTE O NEGATIVAMENTE?
Positivamente sicuramente la straordinaria immaginazione di Casares nell’inventarsi una storia così strana e appassionante.

domenica 18 ottobre 2009

Bastardi senza gloria

(Inglorious Basterds, Usa 2009 guerra)
Regia di Quentin Tarantino
con Brad Pitt, Christoph Waltz, Eli Roth, Michael Fassbender

TRAMA
Nel film si intrecciano due storie di vendetta da parte degli ebrei nei confronti dei nazisti: una organizzata dal tenente Aldo Raine, che mette insieme un gruppo di ebrei chiamati “I bastardi”, l’altra fortuita e coraggiosa, messa in atto da un’ebrea francese rimasta senza la propria famiglia.
CONSIDERAZIONI
I critici più accreditati dicono che questo sia il film migliore di Tarantino, la sua opera prima. Personalmente non sono di questa idea, anche se gli va il merito di essere finalmente riuscito ad allargare la cerchia di suoi fan. Di sicuro ora Tarantino verrà un pochino più considerato, e ne sono estremamente felice. Detta così sembre che il film non mi abbia soddisfatta o particolarmente entusiasmata, ma non è così. E’ un’opera che solo la mente geniale di Tarantino poteva ideare, e che ha diretto in maniera superlativa: un film di guerra che rientra però nel perfetto stile tarantiniano, condito come sempre dalle musiche di Morricone, dalla scelta di dare un titolo ai capitoli, alle scene decisamente “pulp” che ci fanno mettere le mani davanti al viso o chiudere gli occhi.
L’attore che impersona Landa (Christoph Waltz) è strepitoso così come tutto l’intero cast, che ovviamente comprende il formidabile Brad Pitt ( la sua versione di “siciliano doc” poi...solo quella meriterebbe un premio!).
E come in tutti i film di Tarantino, ci sono milioni di cose che si potrebbero dire e che non si esauriscono semplicemente dicendo che è un gran film: merita di più (si lo so sono schifosamente di parte :D). Il film è per buona parte sottotitolato, questo perchè la lingua tedesca, così come quella francese, italiana e inglese hanno una parte fondamentale nella trama, e quindi tradurre tutto avrebbe rovinato il film, oltre che rendere “incomprensibili” certi avvenimenti.
La scelta della musica non è mai a caso, ed è semplicemente perfetta, Morricone è perfetto per accrescere la suspance, momento in cui noi attendiamo impazienti di conoscere “l’orso ebreo” in tutta la sua furia: così come aspettiamo che qualcuno sfoderi la pistola nei film di Sergio Leone ci protendiamo verso lo schermo per vedere Eli Roth che dà sfoggio delle sue doti di giocatore di baseball.
Non stupitevi poi se la trama prende una piega diversa dalla Storia reale, è un film talmente particolare che la sua conclusione probabilmente non poteva che essere quella.
CURIOSITA’
Il film “Orgoglio della nazione” che viene presentato durante la serata nazista è stato diretto da Eli Roth, l’attore che interpreta Donnie Donowitz, “l’Orso Ebreo”.
Il nome del generale alleato a capo dell’operazione Kino, Ed Fenech, è un riferimento all’attrice della commedia sexy all’italiana Edwige Fenech, per la quale Tarantino ha espresso notevole ammirazione.
Si dice che questo film sia il remake malriuscito di “Quel maledetto treno blindato” di Enzo Castellari. In realtà è un omaggio che Tarantino ha voluto fare a questo film, che lui guardava quando lavorava in una videoteca. E’ uno dei suoi progetti storici: gli dissero che anche lui un giorno avrebbe girato il suo personale “maledetto treno blindato” che in inglese veniva tradotto proprio “inglorious bastards”. Ed è solo questo che li accomuna: il titolo.
CITAZIONE
“Tutti nell’esercito tedesco conoscono Hugo Stiglitz”

giovedì 1 ottobre 2009

Angeli e demoni

(Angels & Demons USA\Italia 2009 thriller)
Regia di Ron Howard
con Tom Hanks, Pierfrancesco Favino, Ewan McGregor

TRAMA
L’esperto di simobologia Robert Langdon viene convocato dal CERN di Ginevra per contribuire alle indagini sulla scomparsa di un contenitore di anti-materia e nel contempo il rapimento di 4 cardinali in Vaticano. Il colpevole sembrerebbe appartenere alla confraternita degli Illuminati, la più grossa organizzazione segreta che vede come nemico proprio la Chiesa cattolica.
CONSIDERAZIONI
Il fillm ha avuto inevitabilmente successo sull’onda del precedente “codice da vinci”, ma tra i due corre un’abisso. Questo è un thriller incalzante, ha un ritmo serrato e seppure l’argomento “chiesa” continui ad essere parte principale dei libri di Dan Brown, questa volta pare avere un tono molto più smorzato nei confronti del Vaticano. Il precedente, personalmente, non mi convinse per niente, noioso e benchè io non abbia letto nessuno dei due romanzi mi sembò fin troppo sopravvalutato, ma questa è un’altra storia.
Angeli e demoni affronta di nuovo il tema del complotto, ordito questa volta dagli “illuminati”, ci sono degli elementi (nopn a caso uso questa parola) che la trama ci fornisce da subito, una bomba a tempo, un rapimento, codici e simboli come terra, acqua, fuoco e vento: elementi di un puzzle che andranno piano piano componendosi e non c’è un minuto di questo film che perda il ritmo.
Curiosando qua e là, anche per colmare qualche lacuna dovuta al fatto che non ho letto il romanzo, ho notato che ci sono parecchie differenze rispetto al libro, se sia positivo o negativo non sta a me deciderlo, ma penso che il lettore affezionato che guarderà questo film forse rimarrà un pò sorpreso dai cambiamenti, anche piuttosto evidenti.
Inoltre, ci sono parecchie inesattezze storiche, tra cui la più grossa che ho voluto riportare qui sotto nelle curiosità, indice forse di svogliatezza dello scrittore nella ricerca e documentazione storica. Non è cosa gravissima se si pensa che in fondo è un romanzo frutto della fantasia ma visto il trambusto causato dal suo precedente libro (in cui parecchia gente aveva scambiato la parola “romanzo” con “enciclopedia”), visto che si avvale di fatti storici, magari se si fosse dato pena di controllare meglio e una volta tanto insegnarci qualcosa invece che confondere le idee, sarebbe stato meglio per tutti.
CURIOSITA’
Galileo Galilei non avrebbe mai potuto conoscere le opere artistiche del Bernini posizionate nei pressi degli altari della scienza, in quanto tali opere sono state tutte iniziate qualche anno dopo la morte di Galileo.
CITAZIONE
“La fede è universale. Sono arbitrarie le interpretazioni specifiche che ne diamo. C’è chi prega Gesù, chi va alla Mecca, chi studia le particelle subatomiche. Ma in un modo o nell’altro siamo tutti in cerca della verità, di qualcosa che ci trascende.”

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