venerdì 8 maggio 2009

1984

Trovo che 1984 di Orwell sia uno dei più bei libri che abbia letto, e che per certi versi dovrebbe essere messo tra i libri di testo a scuola, ci sono troppe attinenze col mondo che ci circonda pur essendo stato scritto nel 1950.
Imperdibile, dovrebbero leggerlo tutti: un libro che ti spalanca gli occhi e ti fa vedere la nostra società sotto un altro aspetto, terribile ma maledettamente realista.

TRAMA

E’ la storia di Winston Smith, apparentemente l’unico uomo sulla Terra che ha conservato in sè l’ultimo briciolo di ciò che di buono resta nell’animo umano. Un uomo costretto a vivere in una società dove tutti piaceri della vita sono proibiti e dove il Grande Fratello controlla tutto, persino il pensiero.
La frase ricorrente “La pace è guerra, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza”.

CITAZIONI

“Winston se ne tornò al tavolo, intinse la penna e scrisse:

Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l’uno dall’altro e non vivono soli…. a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto.
Dall’età del livellamento, dall’età della solitudine, dall’età del Grande Fratello, dall’età del bipensiero….tanti saluti!”

Era già morto, se faceva tanto di pensarci. Gli sembrava che era solo allora, quando aveva cominciato a essere capace di formulare i propri pensieri, ch’egli aveva fatto il passo decisivo. Le conseguenze di ogni atto sono comprese nell’atto stesso. Egli scrisse:
Lo psicoreato non comporta la morte:lo psicoreato E’ la morte.

Ora che si era identificato ccon un uomo morto, l’importante era di restare in vita il più a lungo possibile.”

"Un simile processo di alterazione continua non era applicato solo ai giornali, ma anche ai libri, periodici, manifesti, film, commenti sonori, cartoni animati, fotografie, insomma a ogni scritto o documento passabili di possedere una qualche rilevanza politica o ideologica. Giorno dopo giorno, anzi quasi minuto dopo minuto, il passato veniva aggiornato. In tal modo si poteva dimostrare, prove documentarie alla mano, che ogni previsione fatta dal Partito era stata giusta; nello stesso tempo, non si permetteva che restasse traccia di notizie o opinioni in contrasto con le esigenze del momento....La storia era un palinsesto che poteva essere raschiato e riscritto tutte le volte che si voleva. In nessun caso era possibile, una volta portata a termine l'opera, dimostrare che una qualsiasi falsificazione avesse avuto luogo."

"Che cosa si può fare, pensò Winston, contro il pazzo che è più intelligente di noi, che ascolta con indulgenza le nostre argomentazioni ma poi persiste nella sua follia? "

Migliori

6 commenti:

  1. Confermo, è un'ottima lettura, anche se un po' triste.

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  2. Uno dei miei romanzi preferiti, nonchè, a mio parere, tra i fondamentali della Letteratura di tutti i tempi.
    Grandioso, pagine di disperazione assoluta e altre di amore incondizionato.

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  3. una merda uno schifo inleggibile inproponibile INUTILE IL LIBRO PEGGIORE CHE POSSA MAI ESSERE LETTO!

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  4. è un libro sconcertante, il finale poi..

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  5. quali relazioni ci sono tra questo romanzo e i giorni nostri? please

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  6. Da dove comincio?
    Le notizie modificate a piacimento in base al proprio tornaconto, la stampa pilotata dalla politica, il grande fratello che ci osserva dove per grande fratello si intende gli organi di controllo della rete, ma anche le banche ecc tutto ciò che osserva i nostri gusti per dirottare le nostre scelte commerciali verso quelli che sono i prodotti che ci vogliono vendere; tutto il libro è un'allegoria, per quanto mi riguarda

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