venerdì 11 dicembre 2009

Babbo bastardo

(Bad Santa USA/Germania 2003 commedia)
Regia di Terry Zwigoff
con Billy Bob Thornton, Tony Cox, Lauren Graham

TRAMA
Willie è un truffatore che si guadagna da vivere vestendosi da Babbo Natale nei grandi magazzini, dove ascolta i desideri dei bambini. E’ un uomo maleducato, poco paziente che beve e dice parolacce. Gli fa da aiutante Marcus, un nano di colore che si traveste da folletto. Insieme ogni vigilia si fanno chiudere dentro per svaligiare i luoghi in cui lavorano.
CONSIDERAZIONI
Bè, solo dal titolo si dovrebbe capire che questo non è esattamente il classico film di Natale da vedere con la propria famiglia. E’ un film maleducato, politicamente scorretto e infarcito di parolacce che di più non si può: ma è terribilmente divertente e proprio per queste sue caratteristiche antinatalizie merita considerazione. E’ la comicità dei fratelli Coen che emerge soprattutto, che sono tra l’altro, i produttori di questo film: è una commedia, ma non è una commedia per tutti. Alcuni potrebbero trovarlo fin troppo dissacrante, e fin troppo sboccato, ma la sua comicità è fine e intelligente. Il bambino scelto per la parte di Thurman Merman parla da sè: è allo stesso tempo divertente e suscita nello spettatore lo stesso senso di protezione che poi susciterà in Willie, uomo grezzo e scurrile ma dal cuore tenero. Consigliato agli amanti dei film dei fratelli Coen
CURIOSITA’
La parte di Willie ra stata offerta prima a Bill Murray e poi a Jack Nicholson, i quali però avevano già precedenti impegni.
CITAZIONE
“La barba non è vera”
“Era vera, ma sono stato male e i peli mi sono caduti”
“perchè?”
“ho fatto l’amore con una poco pulita”
“mamma natale?”
“no, era sua sorella”

mercoledì 9 dicembre 2009

Intensity

COME SI INTITOLA IL LIBRO?
Intensity
CHI E’ L’AUTORE?
Dean Koontz
DI CHE PARLA?
Chyna è una ragazza dal passato difficile: in una notte che sembrava dover essere tranquilla un folle omicida massacra la famiglia che la ospitava ma non si accorge della sua presenza; lei però è intenzionata a vendicarsi e inizia così una lunga notte che non sembra mai aver fine.
QUANTO TI è PIACIUTO E PERCHE’?
Meraviglioso. Il titolo rende alla perfezione la tensione e l’intensità di questo libro. Mai come prima mi rendo conto di quanto un libro possa essere migliore di un film: normalmente questa storia al cinema non avrebbe suscitato grossa sorpresa, perchè sembra essere una delle tante storie di serial killer, ma la lettura, con le sue descrizioni, i pensieri del serial killer, le sensazioni della protagonista sono il vero punto di forza di questo libro. Una lettura scorrevole e una storia che ti tiene sempre sul filo del rasoio, dall’inizio alla fine.
CHE COSA TI HA FATTO DECIDERE DI LEGGERE QUESTO LIBRO?
Ho scoperto questo scrittore grazie a “lampi” e trovo che sia bravissimo.
LO CONSIGLIERESTI? A CHI?
Agli amanti del thriller.
UNA COSA CHE TI HA COLPITO POSITIVAMENTE O NEGATIVAMENTE?
La velocità della trama, ma soprattutto la bravura di Koontz a dare un profilo originale e perfetto nei minimi particolari di un personaggio come il serial killer, che spesso viene liquidato come un pazzo: questo invece è un personaggio nuovo, complesso ma interessantissimo.

martedì 1 dicembre 2009

Dio su una Harley

COME SI INTITOLA IL LIBRO?
Dio su una Harley
CHI E’ L’AUTORE?
Joan Brady
DI CHE PARLA?
“Un’infermiera sulla quarantina, un po’ in crisi, nota una sera sulla spiaggia, baciato da un raggio di luna, un uomo a cavalcioni su una potente Harley Davidson.
Cominciano a chiacchierare e quando lei gli chiede il suo nome, lui risponde: ‘Dio’. Dapprima la donna crede che sia scappato da un manicomio, poi, a poco a poco, deve arrendersi: lui conosce proprio tutto della sua vita, appare e scompare in continuazione, fa cose che non sarebbero possibili a un essere umano.”
QUANTO TI è PIACIUTO E PERCHE’?
Mi è piaciuto abbastanza, sono tutti concetti che dentro di noi conosciamo e sui quali dovremmo concentrarci maggiormente. Diciamo che l’autrice ha fatto la scoperta dell’acqua calda: la copertina dice che questo libro è un modo per riscoprire Dio, io dico che dopo averlo letto non è cambiato molto il mio rapporto con Lui, in fondo le parole di quel libro sono pur sempre di una scrittrice, non di Dio.
CHE COSA TI HA FATTO DECIDERE DI LEGGERE QUESTO LIBRO?
Beh, sfido chiunque a non incuriosirsi leggendo brevemente di che parla.
LO CONSIGLIERESTI? A CHI?
E’ una lettura che possono fare tutti, il racconto è breve e non particolarmente impegnativo da seguire.
UNA COSA CHE TI HA COLPITO POSITIVAMENTE O NEGATIVAMENTE?
La presunzione della scrittrice nel tentare di descriverci i veri intenti e i pensieri del Creatore

lunedì 30 novembre 2009

Lampi

COME SI INTITOLA IL LIBRO?
Lampi
CHI E’ L’AUTORE?
Dean Koontz
DI CHE PARLA?
In una tempestosa notte del gennaio 1955 Laura viene miracolosamente al mondo grazie all’intervento di uno sconosciuto ceh pare essersi materializzato dal nulla. Da quel giorno la sua esistenza è segnata da eventi terrficanti e incomprensibili, ma soprattutto dalla presensa del misterioso individuo che, annunciato da un lampo di luce, appare al suo fianco non appena il pericolo incombe. Ma chi è costui?
QUANTO TI è PIACIUTO E PERCHE’?
Mi è piaciuto moltissimo. Questo libro è a tutti gli effetti uno di quei thriller che non vorresti mai smettere di leggere, ha un ritmo incalzante e una trama che sorprende capitolo dopo capitolo.
CHE COSA TI HA FATTO DECIDERE DI LEGGERE QUESTO LIBRO?
La trama
LO CONSIGLIERESTI? A CHI?
A tutti, forse le donne lo apprezzerebbero di più perchè la protagonista è femminile e la storia ripercorre tutta la sua vita, ma non per questo è un libro al femminile, tant’è che l’ha scritto un uomo.
UNA COSA CHE TI HA COLPITO POSITIVAMENTE O NEGATIVAMENTE?
Non sapevo cosa aspettarmi da questo thriller, poteva essere improntato sulla fantasia, sulla fantascienza o avere basi di semplice realtà, e il suo sviluppo mi ha notevolmente sorpresa. Posso solo dire che storie di questo tipo mi appassionano parecchio.

lunedì 23 novembre 2009

Diary

COME SI INTITOLA IL LIBRO?
Diary
CHI E’ L’AUTORE?
Chuck Palahniuk
DI CHE PARLA?
Misty è una pittrice fallita, sposata con un uomo che ha tentato il suicidio e a cui decide di scrivere un diario, per raccontargli tutti gli avvenimenti che accadono mentre lui è in coma e che potrà leggere una volta che si sveglierà, se si sveglierà. Misty, si renderà presto conto che tutto ciò che le accade intorno la porterà a dipingere di nuovo, volente o nolente.
QUANTO TI è PIACIUTO E PERCHE’?
Un altro libro di Palahniuk che mi lascia a bocca aperta, credo di aver letto le ultime 100 pagine (per la cronaca le pagine sono 287) tutto d’un fiato in attesa di scoprire la verità sulla vita di questa donna sfortunata.
CHE COSA TI HA FATTO DECIDERE DI LEGGERE QUESTO LIBRO?
Adoro Palahniuk, per me solo il suo nome in copertina vale la lettura del libro.
LO CONSIGLIERESTI? A CHI?
Lo consiglio a chi adora questo autore, che non è per tutti. Scrive in modo idilliaco ma difficilmente si riesce a star dietro ai suoi voli pindarici. Ha una vena di pazzia tanto quanto i personaggi che ha inventato.
UNA COSA CHE TI HA COLPITO POSITIVAMENTE O NEGATIVAMENTE?
Negativamente (ma poco eh) il fatto che essendo un diario riesce a trascinarti piano piano nella storia. Inizi il libro leggendo fatti che all’inizio ti sono poco chiari, per cui magari la storia sembra surreale.
E poi mi ha colpito, positivamente però, l’ultimissima pagina del romanzo, originale.

domenica 1 novembre 2009

L'isola della paura

COME SI INTITOLA IL LIBRO?
L’isola della paura
CHI E’ L’AUTORE?
Dennis Lehane
DI CHE PARLA?
L’agente federale Teddy Daniels viene inviato sull’isola di Shutter, per ritrovare Rachel Solando, scomparsa da un’istituto detentivo che cura criminali psicopatici. Ma sull’isola, che un uragano travolge impedendo ogni collegamento con la terraferma, niente è come sembra: cosa succede veramente sull’isola? Daniels sta cercando veramente una detenuta scomparsa inspiegabilmente o le prove che in quell’ospedale si fanno esperimenti sugli esseri umani?
QUANTO TI è PIACIUTO E PERCHE’?
Bellissimo. Un libro che si legge tutto d’un fiato, di lettura scorrevole e con un crescendo di tensione che non delude nemmeno sul finale. Lo scrittore è molto abile nel descrivere i personaggi e le situazioni.
CHE COSA TI HA FATTO DECIDERE DI LEGGERE QUESTO LIBRO?
Ho saputo che Martin Scorsese sta girando un film tratto proprio da questo libro e che il personaggio di Daniels verrà interpretato da Leonardo di Caprio. Siccome Scorsese non sbaglia un colpo, ho pensato che valesse la pena leggere questo libro.
LO CONSIGLIERESTI? A CHI?
Sicuramente non è un libro per ragazzi, ma a parte loro, lo consiglierei a chiunque.
UNA COSA CHE TI HA COLPITO POSITIVAMENTE O NEGATIVAMENTE?
Positivo in tutto, nel modo di raccontare, nella storia originale e soprattutto nel colpo di scena finale.

domenica 25 ottobre 2009

L'invenzione di Morel

COME SI INTITOLA IL LIBRO?
L’invenzione di Morel
CHI E’ L’AUTORE?
Adolfo Bioy Casares
DI CHE PARLA?
Un fuggitivo si nasconde su di un’isola deserta quando arriva una barca di turisti. Lui continua a nascondersi per paura di venir catturato ma un giorno nota una donna bellissima di cui presto si innamorerà. La cosa strana è che nessuno sembra vederlo, anche quando decide di non nascondersi più…..la sua mente vaga nel tentativo di capire come mai non riesce ad interagire con gli altri, finchè uno scenziato di nome Morel non gli svelerà il motivo.
QUANTO TI è PIACIUTO E PERCHE’?
Mi è piaciuta moltissimo l’idea di fondo del libro, la strana “invenzione di Morel” è un’idea geniale ma il modo in cui è stato scritto questo libro mi ha deluso. Di difficile lettura, ci sono un sacco di paroloni e sparsi un pò ovunque che rendono quasi impossibile seguire il discorso. Peccato.
CHE COSA TI HA FATTO DECIDERE DI LEGGERE QUESTO LIBRO?
I super-fan del telefilm Lost sapranno che questo era il libro che stava leggendo Sawyer sull’isola nella 4 serie (episodio 4- Pessimi Affari)
LO CONSIGLIERESTI? A CHI?
Agli amanti della fantascienza ma abituati a letture un pò impegnative.
UNA COSA CHE TI HA COLPITO POSITIVAMENTE O NEGATIVAMENTE?
Positivamente sicuramente la straordinaria immaginazione di Casares nell’inventarsi una storia così strana e appassionante.

domenica 18 ottobre 2009

Bastardi senza gloria

(Inglorious Basterds, Usa 2009 guerra)
Regia di Quentin Tarantino
con Brad Pitt, Christoph Waltz, Eli Roth, Michael Fassbender

TRAMA
Nel film si intrecciano due storie di vendetta da parte degli ebrei nei confronti dei nazisti: una organizzata dal tenente Aldo Raine, che mette insieme un gruppo di ebrei chiamati “I bastardi”, l’altra fortuita e coraggiosa, messa in atto da un’ebrea francese rimasta senza la propria famiglia.
CONSIDERAZIONI
I critici più accreditati dicono che questo sia il film migliore di Tarantino, la sua opera prima. Personalmente non sono di questa idea, anche se gli va il merito di essere finalmente riuscito ad allargare la cerchia di suoi fan. Di sicuro ora Tarantino verrà un pochino più considerato, e ne sono estremamente felice. Detta così sembre che il film non mi abbia soddisfatta o particolarmente entusiasmata, ma non è così. E’ un’opera che solo la mente geniale di Tarantino poteva ideare, e che ha diretto in maniera superlativa: un film di guerra che rientra però nel perfetto stile tarantiniano, condito come sempre dalle musiche di Morricone, dalla scelta di dare un titolo ai capitoli, alle scene decisamente “pulp” che ci fanno mettere le mani davanti al viso o chiudere gli occhi.
L’attore che impersona Landa (Christoph Waltz) è strepitoso così come tutto l’intero cast, che ovviamente comprende il formidabile Brad Pitt ( la sua versione di “siciliano doc” poi...solo quella meriterebbe un premio!).
E come in tutti i film di Tarantino, ci sono milioni di cose che si potrebbero dire e che non si esauriscono semplicemente dicendo che è un gran film: merita di più (si lo so sono schifosamente di parte :D). Il film è per buona parte sottotitolato, questo perchè la lingua tedesca, così come quella francese, italiana e inglese hanno una parte fondamentale nella trama, e quindi tradurre tutto avrebbe rovinato il film, oltre che rendere “incomprensibili” certi avvenimenti.
La scelta della musica non è mai a caso, ed è semplicemente perfetta, Morricone è perfetto per accrescere la suspance, momento in cui noi attendiamo impazienti di conoscere “l’orso ebreo” in tutta la sua furia: così come aspettiamo che qualcuno sfoderi la pistola nei film di Sergio Leone ci protendiamo verso lo schermo per vedere Eli Roth che dà sfoggio delle sue doti di giocatore di baseball.
Non stupitevi poi se la trama prende una piega diversa dalla Storia reale, è un film talmente particolare che la sua conclusione probabilmente non poteva che essere quella.
CURIOSITA’
Il film “Orgoglio della nazione” che viene presentato durante la serata nazista è stato diretto da Eli Roth, l’attore che interpreta Donnie Donowitz, “l’Orso Ebreo”.
Il nome del generale alleato a capo dell’operazione Kino, Ed Fenech, è un riferimento all’attrice della commedia sexy all’italiana Edwige Fenech, per la quale Tarantino ha espresso notevole ammirazione.
Si dice che questo film sia il remake malriuscito di “Quel maledetto treno blindato” di Enzo Castellari. In realtà è un omaggio che Tarantino ha voluto fare a questo film, che lui guardava quando lavorava in una videoteca. E’ uno dei suoi progetti storici: gli dissero che anche lui un giorno avrebbe girato il suo personale “maledetto treno blindato” che in inglese veniva tradotto proprio “inglorious bastards”. Ed è solo questo che li accomuna: il titolo.
CITAZIONE
“Tutti nell’esercito tedesco conoscono Hugo Stiglitz”

giovedì 1 ottobre 2009

Angeli e demoni

(Angels & Demons USA\Italia 2009 thriller)
Regia di Ron Howard
con Tom Hanks, Pierfrancesco Favino, Ewan McGregor

TRAMA
L’esperto di simobologia Robert Langdon viene convocato dal CERN di Ginevra per contribuire alle indagini sulla scomparsa di un contenitore di anti-materia e nel contempo il rapimento di 4 cardinali in Vaticano. Il colpevole sembrerebbe appartenere alla confraternita degli Illuminati, la più grossa organizzazione segreta che vede come nemico proprio la Chiesa cattolica.
CONSIDERAZIONI
Il fillm ha avuto inevitabilmente successo sull’onda del precedente “codice da vinci”, ma tra i due corre un’abisso. Questo è un thriller incalzante, ha un ritmo serrato e seppure l’argomento “chiesa” continui ad essere parte principale dei libri di Dan Brown, questa volta pare avere un tono molto più smorzato nei confronti del Vaticano. Il precedente, personalmente, non mi convinse per niente, noioso e benchè io non abbia letto nessuno dei due romanzi mi sembò fin troppo sopravvalutato, ma questa è un’altra storia.
Angeli e demoni affronta di nuovo il tema del complotto, ordito questa volta dagli “illuminati”, ci sono degli elementi (nopn a caso uso questa parola) che la trama ci fornisce da subito, una bomba a tempo, un rapimento, codici e simboli come terra, acqua, fuoco e vento: elementi di un puzzle che andranno piano piano componendosi e non c’è un minuto di questo film che perda il ritmo.
Curiosando qua e là, anche per colmare qualche lacuna dovuta al fatto che non ho letto il romanzo, ho notato che ci sono parecchie differenze rispetto al libro, se sia positivo o negativo non sta a me deciderlo, ma penso che il lettore affezionato che guarderà questo film forse rimarrà un pò sorpreso dai cambiamenti, anche piuttosto evidenti.
Inoltre, ci sono parecchie inesattezze storiche, tra cui la più grossa che ho voluto riportare qui sotto nelle curiosità, indice forse di svogliatezza dello scrittore nella ricerca e documentazione storica. Non è cosa gravissima se si pensa che in fondo è un romanzo frutto della fantasia ma visto il trambusto causato dal suo precedente libro (in cui parecchia gente aveva scambiato la parola “romanzo” con “enciclopedia”), visto che si avvale di fatti storici, magari se si fosse dato pena di controllare meglio e una volta tanto insegnarci qualcosa invece che confondere le idee, sarebbe stato meglio per tutti.
CURIOSITA’
Galileo Galilei non avrebbe mai potuto conoscere le opere artistiche del Bernini posizionate nei pressi degli altari della scienza, in quanto tali opere sono state tutte iniziate qualche anno dopo la morte di Galileo.
CITAZIONE
“La fede è universale. Sono arbitrarie le interpretazioni specifiche che ne diamo. C’è chi prega Gesù, chi va alla Mecca, chi studia le particelle subatomiche. Ma in un modo o nell’altro siamo tutti in cerca della verità, di qualcosa che ci trascende.”

sabato 12 settembre 2009

I love movies

(Watching the Detectives USA 2007 commedia)
Regia di Paul Soter
con Lucy Liu, Cillian Murphy

TRAMA
Neil è il proprietario di una piccola fornitissima videoteca in cui passa le giornate a chiacchierare coi suoi amici di vecchi film. Un giorno nella sua vita entra Violet, una ragazza imprevedibile che lo coinvolgerà in avventure assurde e divertenti, molto simili alle scene dei suoi tanto amati film.
CONSIDERAZIONE
E’ una commedia divertente e romantica passata un pò in sordina, ma i due attori sono bravi e l’umorismo è sottile: un giusto mix di amore (non smielato) e risate che rende la visione godibile sia a noi donzelle che ai maschietti. Mi sfuggono però come al solito le assurde elucubrazioni mentali che hanno portato alla scelta del titolo per gli italiani, di solito si fa una “liberissima” traduzione dall’inglese all’italiano, invece qui hanno semplicemente cambiato il titolo….boh.
La scena migliore: quella in cui Neil piange mentre compie i soliti gesti quotidiani.
CURIOSITA’
Presentato al Tribeca Film Festival, non ha avuto una distribuzione cinematografica, è uscito direttamente in home video.
CITAZIONE
“-Hai mai pensato che se avesssi un televisore vero probabilmente non sentiresti il bisogno di cacciarti in tutte queste avventure assurde?
-Preferisco pensare che siccome vivo una vita avventurosa non sento il bisogno di stare attaccata alla televisione…. e poi che cos’ha più di me un televisore?
- I giochi a premi?”

venerdì 11 settembre 2009

Segnali dal futuro

(Knowing USA\Australia 2009 thriller)
regia di Alex Proyas
con Nicolas Cage, Rose Byrne, Chandler Canterbury

TRAMA
Il professor Myles, partecipa alla riesumazione di una capsula del tempo nella scuola del figlio: capsula che contiene messaggi di alcuni studenti del 1959. Il messaggio che capita nelle mani di suo figlio però è una strana sequenza di numeri che attira la sua attenzione. Analizzando il foglio scoprirà infatti che i numeri non sono altro che precise predizioni di disastri succeduti negli ultimi 50 anni e di 3 che ne devono ancora accadere.
CONSIDERAZIONI
Ho trovato questo film molto avvincente i cui effetti speciali sono elettrizzanti e corredati del giusto pathos per sentirsi parte della scena, tanto da trattenere il fiato.
Cage, lo sappiamo bene, è un attore dalla mono-espressione, che delude spesso, non lo si ricorda per strabilianti interpretazioni, ma fortunatamente il film non si appoggia esclusivamente alla sua figura, quindi la sua presenza rende il film apprezzabile anche per chi non lo ama.
La trama mi ha sorpreso non poco: mi aspettavo tutt’altro e sinceramente non credo ancora di aver compreso realmente dove abbiano voluto andare a parare regista e sceneggiatore, probabilmente han voluto salvare capra e cavoli dando una sfumatura “religiosa” anche ad un film che in realtà, essendo fantascienza, di religioso dovrebbe avere ben poco. Insomma, un film il cui finale potrebbe far discutere, nel senso buono del termine però.
L’inizio del film invece è, secondo me, inequivocabilmente strepitoso, thriller così ormai se ne vedono pochi: la piccola Lucinda già di per sè mette i brividi, le voci in sottofondo, le apparizioni al piccolo Caleb poi sono letteralmente da incubo. Da vedere (meglio se al cinema).
CURIOSITA’
Le riprese sono iniziate a Melbourne, e in seguito sono state ricreate le ambientazioni di Boston, città in cui è ambientato il film.
CITAZIONE
“Io non credo che qualcuno possa predire il mio futuro. Comunque che importa? Moriremo tutti alla fine”.

sabato 5 settembre 2009

La prima sorsata di birra

COME SI INTITOLA IL LIBRO?
La prima sorsata di birra
CHI E’ L’AUTORE?
Philippe Delerm
DI CHE PARLA?
E’ una raccolta di brevi testi che descrivono i piccoli piaceri della vita: la prima sorsata di birra, cercare more nei boschi alla fine dell’estate, il primo maglione autunnale e così via.
QUANTO TI è PIACIUTO E PERCHE’?
Mi è piaciuto moltissimo, sa descrivere molto bene le sensazioni provate dalle piccole piacevoli sorprese quotidiane.
CHE COSA TI HA FATTO DECIDERE DI LEGGERE QUESTO LIBRO?
Il titolo, mi sembrava intrigante.
LO CONSIGLIERESTI? A CHI?
A tutti.
UNA COSA CHE TI HA COLPITO POSITIVAMENTE O NEGATIVAMENTE?
Le descrizioni così minuziose e geniali di un semplice gesto che alle volte ci si dimentica di assaporare.

venerdì 4 settembre 2009

Il cinema

Andare al cinema non significa propriamente uscire. Gli altri è quasi come se non ci fossero. L'essenziale è quella specie di titubanza ovattata che proviamo entrando nella sala. Il film non è cominciato, una luce da acquario smorza le conversazioni felpate. Tutto è smussato, vellutato, attutito. Con i piedi sulla moquette, ci precipitiamo con finta disinvoltura verso una fila di poltrone vuote. Non si può dire che ci sediamo e neppure che ci adagiamo sul sedile. Dobbiamo ammansire quel volume rigonfio tra il compatto e il soffice. Ci accomodiamo con piccole mosse voluttuose. E intanto il parallelismo, l'orientamento verso lo schermo uniscono l'adesione collettiva al piacere egoistico.
Ma la condivisione si ferma qui, o quasi. Che cosa sapremo di quell'omone disinvolto che legge il giornale tre file avanti? Forse che ride, nei momenti in cui non ridiamo; o peggio ancora che rimane in silenzio quando invece ridiamo noi. Al cinema non ci riveliamo. Usciamo per nasconderci, per acquattarci, per sprofondare. Siamo sul fondo della piscina e nel blu tutto proviene da quella finta scena senza profondità, abolita dallo schermo. Nessun odore, nessuno spiffero di vento in questa sala inclinata verso un'attesa piatta, astratta in questo spazio concepito per deificare una superficie.
Cala l'oscurità, si illumina l'altare. Ci mettiamo a galleggiare, pesci dell'aria, uccelli dell'acqua. Il corpo si intorpidisce e diventiamo campagna inglese, strada di New York o pioggia di Brest. Siamo la vita, la morte, l'amore, la guerra, immersi nel cono di un fascio di luce dove danza il pulviscolo. Quando arriva la parola "fine", rimaniamo prostrati, in apnea. Poi si riaccende la luce insopportabile. Bisogna tirarsi su nella bambagia e scrollarsi verso l'uscita come sonnambuli. Soprattutto non buttiamo subito lì parole che stroncano, giudicano, sottolineano. Sulla moquette vertiginosa, aspettiamo pazientemente che l'omone con il giornale sia passato davanti. Conserviamo, per qualche secondo, goffi cosmonauti, quella strana assenza di gravità."

Philippe Delerm (La prima sorsata di birra)

giovedì 3 settembre 2009

The strangers

(The strangers USA 2008 thriller)
Regia di Bryan Bertino
con Liv Tyler, Scott Speedman, Gemma Ward


TRAMA
Kristen e James, di ritorno da un matrimonio, decidono di trascorrere la notte nell’isolata casa estiva di lui. I due stanno passando un periodo di crisi e proprio mentre stanno discutendo sulla loro relazione qualcuno bussa alla porta: una ragazza bionda inizia insistentemente a bussar loro la porta, sarà solo l’inizio di una notte da incubo.
CONSIDERAZIONI
Un film che si presenta inizialmente come un terrificante incubo che solo una peperonata a cena può eguagliare si trasforma in uno dei peggiori thriller che io abbia visto in vita mia: uno dei più deludenti per lo meno, mi aspettavo di meglio da Liv Tyler.
E’ un susseguirsi di vicende che fanno saltare i nervi, perchè solo nei film i protagonisti riescono ad essere così deficienti da dimenticarsi il cellulare in giro, oltretutto scarico e quell’unica volte che se ne ha l’occasione chiamare gli amici invece che la polizia. Solo nei pessimi film il protagonista inciampa sul nulla, grida a sproposito e fa cose che noi umani non possiamo nemmeno immaginare. Bocciato. Lo terrei come esempio solo per gli innumerevoli luoghi comuni a proposito di americanate. Se volete vedere un film simile ma che è fatto decisamente meglio vi consiglio “Funny games” con Tim Roth e Naomi Watts.
CURIOSITA’
Il film prende anche ispirazione dal libro Helter Skelter, che documenta gli omicidi perpetrati dalla famiglia Manson. James Hoyt e la fidanzata, che nel film all’inizio vengono presentati come realmente esistiti, in realtà sono personaggi inventati.
CITAZIONE
« Perché ci fate questo?
Perché eravate in casa »

venerdì 28 agosto 2009

100 ragazze

(100 Girls USA 2000 commedia)
Regia di Michael Davis
con Jonathan Tucker, Emmanuelle Chriqui, James DeBello

TRAMA
A causa di un black out, Matthew si ritrova rinchiuso in ascensore al buio con una ragazza. I due fanno sesso senza riuscire a vedersi e lui se ne innamora perdutamente. Il giorno dopo decide di cercare la misteriosa ragazza ma l’impresa non sarà facile perchè nel college ce ne sono ben 100: e lui, invece che una scarpetta per ritrovare la sua cenerentola, ha a disposizione solo un paio di mutandine.
CONSIDERAZIONI
Lo avevo visto ormai qualche anno fa ma mi era rimasto un bel ricordo di questo film e così ho deciso di vedere se con la vecchiaia cambiavo parere, invece no. Rimane comunque un film molto divertente, una di quelle commedie dove c’è lo sfigato di turno, lo scemo e ogni singola ragazza rispecchia un prototipo diverso di teen ager americana. Detta così sembra una di quelle commediole sceme che non fanno ridere ma vi assicuro che questo ha una marcia in più, battute e allusioni al sesso a parte, ci sono delle piccole perle di saggezza che valgono la visione di questo film. Il protagonista infatti analizzerà, durante la sua ardua ricerca dell’amore perfetto, il rapporto tra uomini e donne e cercherà di capire meglio come è fatto e ragiona il gentil sesso. Originalissima la dichiarazione d’amore finale. Da vedere.
CURIOSITA’
L’attrice che interpreta Arlene è Katherine Heigl, meglio conosciuta per il suo ruolo di dottoressa in Grey’s Anatomy che le ha valso un Emmy come miglior attrice non protagonista e una nomination al Golden Globe
CITAZIONE
“C’è un modo in cui l’uomo guarda la donna di cui è innamorato, come un bambino il giorno del suo compleanno e tratta la donna come un regalo che ha aspettato tanto ad aprire… e ora non vede l’ora di sapere che tesoro contiene”

mercoledì 22 luglio 2009

La matassa

(Italia 2009 commedia)
Regia di Ficarra, Picone e Avellino
con Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Anna Safroncik, Pino Caruso



TRAMA
Due cugini, che non si parlano da 20 anni per colpa di un litigio tra famiglie, dopo la morte del padre di uno di loro uniscono le loro forze per salvare le sorti dell’albergo di famiglia, anche se…
CONSIDERAZIONI
Ficarra e Picone, secondo me, sono degni eredi di chi anni fa ha reso grande la commedia all’italiana e che negli ultimi tempi è stata un pò dissacrata dai vari “vacanze di natale” e compagnia bella (magari brutta va, è meglio).
Insomma, questo film è brillante, divertente e loro due ci hanno ormai abituato, anche con i precedenti film, ad assistere a storie mai banali, dai risvolti sorprendenti e mai scontati. Oltretutto hanno il merito di rendere il massimo anche al cinema, cosa difficile da fare per gente abituata al cabaret e di consequenza a tempi comici di gran lunga più brevi.
CURIOSITA’
Il cane che si vede all’ultimo si chiama Saverio. È il cane di Ficarra.
CITAZIONE
“Ma perchè volete tutti soldi da me? ma che c’ho scritto in fronte: Monopoli?”
“Mafioso: “dì a tuo cugino che se non paga… BUM-BUM!
Ficarra: “andate a caccia?”

martedì 21 luglio 2009

Lemony Snicket

(Lemony Snicket’s A series of unfortunate events USA 2004 fantasy)
Regia di Brad Silberling
con Jim Carrey, Emily Browning, Liam Siken, Meryl Streep, Jude Law

TRAMA
Tre fratelli, rimasti orfani dopo un incendio, ereditano un’enorme fortuna e attirano l’attenzione del loro perfido zio, Il conte Olaf, al quale verranno affidati dal loro tutore legale.
CONSIDERAZIONI
Una splendida fiaba dai toni un pò “dark” interpretata da attori strepitosi: i tre bimbi sono così espressivi, fenomenali (soprattutto la piccolina interpretata da due gemelline) e Jim Carrey come al solito ci dà prova di essere un attore come pochi, un caratterista strepitoso che qui dà il meglio di sè.
La fotografia sembra studiata apposta da rendere la storia meno reale e dare l’impressione appunto che sia soltanto un racconto. Originale inoltre è l’inizio, la cui voce narrante interrompe un cartone animato per avvisarci che non stiamo per vedere la classica storia felice e ci invita ad uscire dal cinema o a spegnere il televisore. Un preludio questo che dà l’idea di quanta ironia riesca comunque ad esserci in una storia che sembra triste ma che fa ridere e sognare sia grandi che bambini. Assolutamente da vedere.
CURIOSITA’
Tim Burton in origine doveva dirigere il film, con Jhonny Depp nella parte del Conte Olaf e Glenn Close nella parte di zia Josephine. Quando Tim Burton lasciò il progetto, Depp lasciò a sua volta. Brad Silberling sostituì Glenn Close con Meryl Streep pensando che meglio si adattasse a quel ruolo.
Il film è basato sui primi tre libri del ciclo di narrativa Una serie di sfortunati eventi, scritti dall’autore statunitense Lemony Snicket, all’anagrafe Daniel Handler.
CITAZIONE
“A volte il mondo può sembrare un luogo ostile e sinistro. Ma credeteci quando diciamo che ci sono più cose buone che cattive. Dovete osservare con attenzione. E quella che magari appare una serie di sfortunati eventi, può, di fatto, essere il primo passo di un viaggio”.
“È una cosa curiosa la morte di una persona cara… È come salire le scale al buio per andare in camera da letto e credere che ci sia ancora uno scalino. Il tuo piede cade nel vuoto e… c’è un nauseante momento di tetra sorpresa”

Orwell 1984

(Nineteen Eighty-Four Gran Bretagna 1984 drammatico)
Regia di Michael Radford
con John Hurt, Richard Burton, Suzanna Hamilton

TRAMA
A Londra, capitale dell'Oceania, l'esistenza di ogni individuo è spiata e controllata dal Grande Fratello. L'impiegato Winston Smith si innamora e tenta di resistere alla dittatura e al totale annullamento della personalità.
CONSIDERAZIONI
Dopo aver letto (e amato tanto) il libro mi sono chiesta come mai non esistesse una trasposizione cinematografica, finchè cercando non ho trovato questo film di Radford, che secondo me, rispecchia molto bene l'atmosfera che si respira nel libro. E' un film fatto davvero con poco, ed è forse questo particolare che rende il tutto ancora più degradante e opprimente: i colori del film infatti sono tutti sui toni del grigio e del blu, unica divagazione il verde della campagna durante la fuga con la sua amata che rafforza ancora di più la sensazione di degrado in cui vive normalmente il popolo.
Il regista è riuscito molto bene a rendere l'idea e il concetto che voleva esprimere Orwell col suo libro, anche se il libro, come nella stragrande maggioranza dei casi rimane sempre migliore: tutto sta a come uno se l'è immaginato dentro di sè. Forse un pochino noioso al principio, ma per chi ha letto il libro la curiosità prevale sul senso di staticità del film solo ed unicamente per arrivare a quella parte finale che non deluderà di certo: grandissimo Richard Burton.
CURIOSITA'
Il film si caratterizza per un saluto o gesto di devozione, che non appare nel romanzo. È il gesto di fare la croce con i polsi in modo da formare il segno V.
Sonia Brownell, vedova di Orwell e titolare dei diritti d'autore, acconsentì, poco prima di morire nel 1980, alla realizzazione cinematografica. Richiese espressamente che il film non utilizzasse i moderni e spesso abusati effetti speciali fantascientifici.
CITAZIONE
"La legge di gravità è una sciocchezza. Non esiste questa legge. Se io penso di volare e tu pensi che volo; io volo davvero."
"La vera libertà consiste nel dire che 2 + 2 = 4"

lunedì 20 luglio 2009

Harsh times - I giorni dell'odio

(Harsh times Usa 2005 azione)
Regia di David Ayer
con Christian Bale, Freddy Rodriguez, Eva Longoria

TRAMA
Un veterano della guerra del Golfo, perseguitato dagli incubi, cerca di rimettere a posto la sua vita cercando un lavoro che gli consentirà di sposare la sua fidanzata messicana Martha.
CONSIDERAZIONI
Ho il sospetto che questo film fosse decisamente migliore in lingua originale, perchè il doppiaggio questa volta mi sembra troppo caricato di entusiasmo al limite del trash, quindi le cose sono due: o è colpa del film o è colpa del doppiaggio. Non so se è un’idea sposata dal regista il voler usare questo tipo di linguaggio e di dialoghi o se è casuale ma è veramente fastidioso e francamente anche troppo marcato.
Peccato perchè poteva essere un gran bel film: il tema del reduce di guerra che tenta di rifarsi una vita, uno scorcio di vita nella South Central criminale, aveva degli ottimi assi nella manica, ma se li è giocati male.
CURIOSITA’
Il regista è conosciuto molto di più per le sue sceneggiature di film di gran successo come U-571, Fast and Furios, Training Day e l’ultimissimo X-men le origini: Wolverine.
CITAZIONE
“– Nell’amore c’è sempre sacrificio, solo con quello puoi misurarlo.
– Cosa faresti tu per Sylvia?
– Troverei un lavoro dalle 9 alle 5.
– Questo è amore!”

martedì 14 luglio 2009

Oggi sciopero


"Adesione all'appello di Diritto alla Rete contro il DDl alfano che imbavaglia la Internet italiana".

mercoledì 1 luglio 2009

Into the wild

(Into the wild USA 2007 avventura)
Regia di Sean Penn
con Emile Hirsch, William Hurt, Vince Vaughn


TRAMA
Chris McCandless, è un giovane fresco fresco di laurea, e mentre i suoi genitori immaginano una brillante carriera per il figlio, Chris abbandona soldi, famiglia e amici per partire all’avventura: un viaggio che lo porterà fino all’Alaska, in mezzo alla natura selvaggia in cui sopravvivere solo con le proprie risorse.
CONSIDERAZIONI
Non sapevo che fosse tratto da un libro, non sapevo fosse una storia vera. In realtà guardando il film un pò lo si intuisce, anche per come viene raccontato: con i suoi capitoli che scandiscono ogni singola avventura della vita di Chris McCandless, capitoli che servono a paragonare una vita intera ma che in realtà sono il riassunto di soli due anni di vagabondaggio.
E’ un film pieno di contenuti filosofici, ed è inevitabile che scaturiscano nello spettatore mille pensieri su come sia la propria vita o come avrebbe dovuto essere.
E’ un film in cui ci si sente parte, ci si immedesima. In ognuno di noi c’è una piccola parte che avrebbe voluto partire come ha fatto Chris, mollare tutto e non essere legato ai vincoli che ti impone la società moderna: quella in cui ti vede per forza laureato, con un buon lavoro e con una famiglia alle spalle…quella per cui devi alzarti al mattino e fare e vedere le stesse cose ogni singolo mattino della tua vita.
Chris l’ha fatto sul serio, e noi anche se solo con gli occhi e col pensiero lo seguiamo in questa avventura. E’ un film che consiglio a chiunque, a quelli a cui piace ci sia sempre una morale della storia, ma anche a quelli che amano gli spazi sconfinati, la natura fatta di montagne come di deserti e di animali, e anche quelli che rimpiangono un pò la vecchia filosofia hippie.
CURIOSITA’
Alcune polemiche sono nate a causa della scena dello scuoiamento di un alce. Un rappresentante dell’Enpa nella commissione di revisione cinematografica del Ministero dei Beni Culturali, ha chiesto il taglio della scena. La produzione ha tenuto a sottolinerare che l’animale non è stato ucciso per realizzare la scena ma che è stato vittima di un incidente stradale. In seguito alle polemiche l’American Humaine Association ha certificato che l’animale in realtà non era vero.
CITAZIONE
“Se vuoi qualcosa nella vita, allunga la mano e prendila… ”
“Ti sbagli se pensi che le gioie della vita vengano soprattutto dai rapporti tra le persone. Dio ha messo la felicità dappertutto, è ovunque, in tutto ciò di cui possiamo fare esperienza. Abbiamo solo bisogno di cambiare il modo di vedere le cose.”
“C’è tanta gente infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l’animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l’avventura. La gioia di vivere deriva dall’incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell’avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso…
… Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un’esistenza non convenzionale….”

martedì 30 giugno 2009

Donnie Darko

(Donnie Darko USA 2001 Fantascienza)
Regia di Richard Kelly
con Jake e Maggie Gyllenhaal, Jena Malone, Drew Barrymore, Patrick Swayze

TRAMA
Donnie Darko è un adolescente americano in cura per problemi psichici. Una notte viene svegliato da un coniglio gigante che gli intima di alzarsi e seguirlo e gli predice la fine del mondo in 28 giorni. La mattina dopo Donnie si sveglierà in un campo da golf, mentre sulla camera in cui avrebbe dovuto dormire si è schiantato il motore di un boeing.
CONSIDERAZIONI
Uscito nel 2001 questo film non ebbe grosso successo nelle sale, ma grazie al passaparola dei fan nel 2004 venne riproposto con una versione più lunga, che gli valse la nomea come uno dei 100 film più belli della storia: e a mio modesto parere lo è davvero.
E’ un film che merita molta molta attenzione, così come lo meritano tutti quelli che trattano l’argomento “viaggio nel tempo”. Non è la solita americanata, l’atmosfera alla “twin peaks” rende tutto molto claustrofobico ed allo stesso tempo onirico, un incubo da cui ci si risveglia e che non lascia le idee chiare: il finale infatti lascia libera interpretazione allo spettatore.
Essendo volutamente ambientato negli anni 80 ci sono poi un sacco di citazioni che riportano chiaramente a quel periodo: dal balletto scolastico su musica dei Duran Duran alla scelta dei brani da usare come colonna sonora del film in sè. Fratello e sorella Gyllenhaal sono spettacolari, evidentemente buon sangue non mente (in famiglia sono tutti artisti, mamma e papà compresi) e per una volta tanto vediamo un Patrick Swayze in una parte un pò diversa dalle solite sue interpretazioni.
Assolutamente da vedere.
CURIOSITA’
Il film è stato girato in soli 28 giorni, esattamente quelli che mancano alla fine del mondo secondo Donnie.
Il costume che indossa Donnie alla festa in maschera è un chiaro omaggio al film “E.T.” che vedeva come una delle protagoniste anche Drew Barrymore.
CITAZIONE
“pensa se uno potesse tornare indietro nel tempo, prendere tutti i momenti neri e dolorosi e rimpiazzarli con qualcosa di meglio…”
“Ogni essere vivente segue un percorso prestabilito… Ma ci sono confini che a volte la vita ti chiede di varcare… Io, l’ho fatto”



lunedì 29 giugno 2009

Le scene censurate

(ANSA) - BOLOGNA, 29 GIU - Dal 16 luglio sara' possibile conoscere i motivi dei tagli di censura subiti dai film consultando il sito www.italiataglia.it. Questi dati, relativi a 30.000 titoli, costituiscono il primo nucleo della banca dati di 'Italia Taglia', il progetto della Cineteca di Bologna sulle 'vicende censorie' delle pellicole (lungometraggi, cortometraggi, pubblicita' e attualita' italiane ed estere) distribuite in Italia dal 1913 in poi.

domenica 28 giugno 2009

Operazione Valchiria

(Valkyrie USA\Germania 2009 storico)
Regia di Bryan Singer
con Tom Cruise, Kenneth Branagh, Tom Wilkinson, David Bamber

TRAMA
Ricostruzione storica dell’attentato a Hitler del 20 luglio 1944 operato da un gruppo di ribelli appartenenti ad alte classi dell’esercito. A capo del complotto: il Colonnello Von Stauffenberg, ritornato in Germania dopo aver partecipato alla campagna d’Africa in cui ha perso una mano ed un occhio.
CONSIDERAZIONI
Nonostante sia chiaro a tutti quale sia l’esito del complotto macchinato ai danni di Hitler il film riesce comunque ad entusiasmare. Per una volta vediamo che “i tedeschi” non sono tutti cattivi, c’è una parte, una piccola parte che ha compreso quanto l’operato di Hitler sia devastante non solo per il nemico ma anche per la Germania, e per l’immagine che rimarrà ai posteri se lo stesso Hitler non viene fermato.
Una storia vera, raccontata magistralmente da Bryan Singer, e interpretata in maniera sublime da Tom Cruise, forse poco credibile per l’aspetto non proprio teutonico ma che alla fine poco conta (anche perchè la somiglianza tra il vero e il finto Stauffemberg un pò c’è ). Complimenti anche a David Bamber per l’ottima interpretazione del Fuhrer.
Un film da vedere, anche per rendersi conto che non tutta la Germania era nazista ai tempi di Hitler.
CURIOSITA’
Le esplosioni nel film sono compiute realmente; la maggior parte degli 800 effetti generati al computer fu usata per ritrarre von Stauffenberg ferito in guerra.
Cruise chiese che le mani di von Stauffenberg (cioè le sue) fossero generate con effetti visuali che gli permettessero di muoversi senza alcun fastidio.
CITAZIONE
“Dobbiamo dimostrare al mondo che non eravamo tutti come lui.”
“Voi non avete partecipato alla vergogna. Voi avete resistito. Sacrificando la vostra vita per la libertà, la giustizia e l’onore.”

martedì 23 giugno 2009

La nube purpurea

COME SI INTITOLA IL LIBRO?
La nube purpurea
CHI E’ L’AUTORE?
Matthew P. Shiel
DI CHE PARLA?
E’ la storia di un medico, unico sopravvissuto ad una spedizione al Polo nord, che si rende conto man mano che ritorna nelle zone civilizzate che una grande catastrofe si è abbattuta sul pianeta: una nube purpurea sovrasta le città e milioni di cadaveri giacciono al suolo, avvelenati. Possibile sia l’unico uomo rimasto sulla Terra?
QUANTO TI è PIACIUTO E PERCHE’?
Bellissimo, anche se ho trovato difficoltoso farmi prendere subito dal romanzo, il fatto che sia stato scritto nel 1901 probabilmente ha un pò influito sullo scorrimento della lettura: certo che una volta entrati nel racconto, non si molla più.
CHE COSA TI HA FATTO DECIDERE DI LEGGERE QUESTO LIBRO?
Un consiglio, e poi ho sempre adorato i romanzi apocalittici.
LO CONSIGLIERESTI? A CHI?
A tutti.
UNA COSA CHE TI HA COLPITO POSITIVAMENTE O NEGATIVAMENTE?
Mi hanno colpito i deliri di onnipotenza del protagonista quando si rende conto di essere solo e di avere a sua disposizione il mondo intero.

lunedì 15 giugno 2009

Terminator Salvation

Terminator Salvation USA\UK\Germania 2009 Fantascienza)
Regia di McG
con Christian Bale, Sam Worthington, Anton Yelchin, Helena Bonham Carter


TRAMA
2018 L’olocausto nucleare provocato da Skynet ha distrutto quasi tutta l’umanità. Solo alcuni si salvano, e comandati dall’ormai leggendario John Connor, combatteranno per la salvezza del genere umano. Si unirà a loro Marcus Wright, misterioso personaggio dal passato non molto chiaro che li aiuterà nell’impresa.
CONSIDERAZIONI
Wow. Se fate ancora in tempo sappiate che questo film va visto al cinema. Gli effetti speciali sono spettacolari, e manca solo la visione 3d per sentirsi realmente partecipi delle scene più adrenaliniche. Anche gli effetti audio accrescono la partecipazione dello spettatore.
Il film è al di sopra delle mie aspettative, nonostante non sia una grande appassionata della saga di Terminator questo film sta in piedi quasi da solo, anche solamente una minima conoscenza dei suoi predecessori.
Mi ha ricordato per certi versi Matrix revolutions, dove la figura di John Connor, capo della resistenza, e Neo, l’eletto, sembrano andare di pari passo contro quello che è il nemico comune: il mondo delle macchine. Chi abbia copiato chi resta un mistero, ma forse è solo la naturale evoluzione di un futuro in cui le macchine prendono il sopravvento, solo che Matrix l’affronta in maniera virtuale, in Terminator calci e pugni sono “reali”. Ottimo cast e meraviglioso lo Schwarzy computerizzato, più espressivo dell’originale.
CURIOSITA’
Terminator Salvation è il primo capitolo di una trilogia ambientata nel futuro, con Christian Bale, McG e Jonathan Nolan confermati per i due seguiti.
Il film è dedicato alla memoria di Stan Winston (7\04\1946-15\06\2008), pluripremiato truccatore e artista degli effetti speciali che oltre ai terminator ha dato vita ai mostri di Predator, ai dinosauri di Jurassic Park e ai robot di A.I. Intelligenza Artificiale.
CITAZIONE
“Io e te eravamo in guerra prima ancora di esistere! Hai provato ad uccidere mia madre e hai ucciso mio padre! Tu non riuscirai a uccidermi.”

domenica 14 giugno 2009

Soffocare

(Choke USA 2008 commedia)
Regia di Clark Gregg
con Sam Rockwell, Anjelica Huston, Kelly Macdonald

TRAMA
Victor Mancini, sessuomane incallito, fa la comparsa in un museo vivente e ha architettato uno stratagemma per guadagnare qualche soldo in più senza lavorare: ogni giorno va in un ristorante diverso e finge di soffocare per farsi salvare la vita, questo gli garantisce somme di denaro dalle persone che l’hanno aiutato e che si sentiranno legate a lui per sempre.
CONSIDERAZIONI
La voce narrante in questo film è fondamentale.
Fondamentale perchè Chuck Palahniuk, autore del libro da cui è tratto, scrive in una maniera superba : dare modo allo spettatore di entrare nella testa del protagonista usando la voce narrante è indispensabile a capire che genere di persona abbiamo di fronte.
Il film è divertente, è una commedia atipica, decisamente irriverente e dalle tematiche piuttosto scabrose….inevitabile visto che il protagonista ha “qualche” problemino con la sua sessualità. Anche il linguaggio risulta perciò disinibito e i dialoghi sono sempre acuti e divertenti. Questa non è davvero la solita stupida commedia americana, è qualcosa di diverso, una comicità più intelligente, quindi non aspettatevi battute alla “american pie” o scene alla “porki’s” questa è tutta un’altra faccenda: chi conosce Palahniuk lo sa molto bene. Del resto ce l’avete presente Fight Club?
CURIOSITA’
Il film è un adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo scritto da Chuck Palahniuk e per i suoi contenuti è vietato ai minori di 14 anni.
CITAZIONE
“A fingerti debole acquisisci potere.
E al tempo stesso fai sentire le persone più forti.
Lasciandoti salvare, tu salvi loro.
Devi solo dimostrarti fragile e riconoscente.
Perciò fai lo sfigato sempre e comunque
la gente ha tanto bisogno di sentirsi superiore a qualcuno
Perciò fai il sottomesso sempre e comunque.”
“…accende la televisone e si mette a guardare una soap opera, avete presente, no?
gente vera che interpreta gente finta e con problemi inventati, a uso e consumo di gente vera che le guarda per dimenticare problemi veri.”

sabato 13 giugno 2009

Il curioso caso di Bejamin Button

(The curious case of Benjamin Button USA 2008 drammatico)
Regia di David Fincher
con Brad Pitt, Cate Blanchett, Julia Ormond, Tilda Swinton

TRAMA
Una ragazza legge il diario di un uomo che racconta la sua vita bizzarra: nato con l’aspetto di un ottantenne che crescendo ringiovanisce invece che invecchiare.
CONSIDERAZIONI
Non un film, ma una favola: è così che ci viene raccontata la storia di questo strano personaggio, nato vecchio che vive la sua vita all’incontrario e che ci dimostra come la vita possa essere tristemente ironica a volte: bambini e anziani hanno bisogno delle stesse cure, due generazioni così diverse e così uguali allo stesso tempo.
Nel film aleggia sempre quel velo di malinconia come se non aspettassimo altro che di scoprire la triste vita di un uomo così diverso dagli altri e che invece ci regala dolci momenti e pillole di saggezza che danno tanto da pensare. L’età reale è quella che uno si sente non quella che dimostra di avere.
Brad Pitt è strepitoso, quasi non ci si accorge che dietro quella maschera ci sia lui (almeno fino a che in età avanzata assume le sue reali sembianze da fico quale è :D), ed è questo che dimostra la sua bravura: un bravo attore riesce a farti dimenticare che sta recitando e che quello che stai guardando non è reale.
Ah, preparate i fazzoletti perchè si piange….tanto.
CURIOSITA’
Il film è basato su un breve racconto del 1922 scritto da Francis Scott Fitzgerald, ma secondo un esposto presentato da un’autrice italiana (Adriana Pichini) ai produttori, il film sarebbe un plagio ai danni di un suo racconto del 1994 “Il ritorno di Arthur all’Innocenza”.
Il regista David Fincher, per rappresentare il personaggio di Benjamin Button bambino, ma con l’aspetto da vecchio, si è ispirato ai veri bambini affetti dalla rarissima Sindrome di Hutchinson-Gilford (o Progeria).
CITAZIONE
“Sono cieco da un occhio, sono quasi sordo, mi prendono tremori all’improvviso, mi dimentico quello che sto dicendo. Però sai una cosa? Io mi ricordo che ho la fortuna di essere vivo!”
“La nostra vita è determinata dalle opportunità…perfino da quelle che non cogliamo!!!”

Australia

(Australia USA 2008 drammatico)
Regia di Baz Luhrmann
con Nicole Kidman, Hugh Jackman, David Wenham

TRAMA
Australia 1939. Una aristocratica inglese eredita un ranch in mezzo al nulla e si trova a dover affrontare un proprietario terriero che vuole prendere possesso delle sue terre e del suo bestiame. Con l’aiuto del mandriano Drover decide di continuare ciò che il marito aveva iniziato.
CONSIDERAZIONI
Questo è un film che sicuramente si ricorderà come epico, uno di quei filmoni che sanno raccontarti la storia di una nazione, e non solo. Sì perchè, oltre che essere ambientato in un periodo storico molto importante per l’Australia, il film narra la storia di una donna sola alle prese con un mondo completamente nuovo per lei, racconta la storia d’amore tra lei e il suo mandriano, ma soprattutto si fa portavoce della cosiddetta “generazione rubata”: quei bambini meticci sottratti alle famiglie e consegnati alle istituzioni religiose per togliere loro le radici e la cultura indigena.
E’ un film che sa farti ridere e con la stessa facilità ti commuove, gli attori sono perfetti per la loro parte, soprattutto la Kidman, dà prova di essere una delle migliori attrici di questi tempi.
La fotografia, le scenografie fanno una pubblicità meravigliosa ad una nazione che ha un grandissimo fascino, insomma, un gran film sotto ogni aspetto.
CURIOSITA’
Per la parte del mandriano la produzione aveva pensato a Heath Ledger, ma l’attore preferì accettare il ruolo di Joker ne Il cavaliere oscuro che gli è valso l’oscar postumo come miglior attore non protagonista
CITAZIONE
“A molti piace possedere le cose, terra, bagagli, anche le persone. Così si sentono sicuri ma tutto questo può essere portato via e alla fine l’unica vera cosa che uno possiede è la propria storia…cerchiamo di viverne una bella!”

sabato 6 giugno 2009

Defiance - I giorni del coraggio

(Defiance USA 2008 drammatico)
Regia di Edward Zwick
con Daniel Craig, Liev Schreiber, Jamie Bell

TRAMA
1941. Tre fratelli ebrei sfuggono dai tedeschi nascondendosi nei boschi della Bielorussia dove si uniranno ai combattenti della resistenza russa. Per proteggersi decidono di costruire un villaggio per offrire ospitalità a centinaia di ebrei in pericolo.
CONSIDERAZIONI
La storia di tre fratelli, i Bielski, raccontata da un regista che ha saputo dar loro la giusta gloria senza però esaltarne eccessivamente il personaggio: perchè i Bielski non erano eroi, ma persone comuni con una grande voglia di rimanere vivi e con un grande amore per la loro religione.
Il film è ineccepibile, non ci sono stonature, non annoia un secondo. Racconta gli ebrei e la loro persecuzione, ma non in modo passivo come siamo stati abituati a vedere in molti film, sono ebrei che hanno deciso di non subire e di unirsi alla resistenza russa per dare alla loro vita una parvenza di normalità. Un film che deve essere visto: per non dimenticare.
CURIOSITA’
Il film è basato su fatti realmente accaduti raccontati nel romanzo “Gli ebrei che sfidarono Hitler” scritto da Tec Nechama ed è stato girato in Lituania.
CITAZIONE
“La nostra vendetta sarà vivere.”
“Potremmo essere trattati come animali, ma non diventeremo animali”

venerdì 5 giugno 2009

Addio Bill

Era un grandissimo attore....



"(ANSA) - BANGKOK, 5 GIU - Il medico legale thailandese ha eseguito oggi l'autopsia sul corpo dell'attore David Carradine. Ieri il protagonista della serie tv ''Kung fu'' e del film ''Kill Bill'' e' stato trovato impiccato, nella sua camera, in un lussuoso albergo di Bangkok. Il medico legale dell'ospedale Chulalongkorn ha detto di non aver ancora determinato la causa della morte di Carradine e di attendere i risultati degli esami tossicologici."

Live! Ascolti record al primo colpo

(Live! USA 2007 drammatico)
Regia di Bill Guttentag
con Eva Mendes, David Krumholtz

TRAMA
Katy ha il compito di riportare al canale televisivo ABN gli ascolti di un tempo. Decide, assieme ai suoi sceneggiatori, di creare un nuovo reality, nei quali i concorrenti giocheranno alla roulette russa, un gioco per cui è prevista la morte in diretta.
CONSIDERAZIONI
Questo film si presenta come un finto documentario (anche chiamato mockumentary), una sorta di reality che parla di reality - e concedetemi la ripetitività - che non ha nulla di reality, per fortuna.
E' una denuncia al cinismo televisivo e mediatico in genere, che vede un futuro dove tutto è concesso, anche il suicidio in diretta.
Giudicando il film come fenomeno di denuncia il mio parere è che non sia riuscito pienamente a svolgere il suo compito: c'è una chiara denuncia sì, ma il personaggio principale non regge. Katy è cinica, senza scrupoli, ma se cinica dev'essere non può redimersi quando tutto ciò per cui ha lavorato gli viene mostrato sotto gli occhi, stona.
Il film in sè invece è accattivante, vuoi vedere come va a finire, sapere se c'è qualcuno disposto ad uccidersi per denaro, sapere se e chi è disposto a fare in modo che ciò avvenga, ed è carico di suspance. Il ritmo è molto sostenuto, anche grazie alla frenesia della protagonista e grazie allo stile documentaristico in cui è stato girato.
CURIOSITA'
Le riprese si sono svolte a Los Angeles. Per dare l'impressione che sia un documentario, i vari ciak sono stati molto più lunghi di ciò che si usa normalmente.
CITAZIONE
"la gente guarderebbe di tutto, perfino la roulette russa"
"Pensano che i programmi tv facciano schifo, se sapessero cosa NON guardano"


Lo strano caso del Dottor Jekyll e del Signor Hyde

Lo strano caso del D. Jekyll e del Signor Hide
Robert Louis Stevenson

TRAMA
L’avvocato Utterson, legale e amico del Dottor Jekyll, rimane incuriosito dal testamento del suo cliente. Egli infatti ha ordinato in caso di sua scomparsa, di intestare tutti i suoi averi ad un certo signor Hyde, la cui fama non è purtroppo delle migliori.
CONSIDERAZIONI
E’ un bellissimo libro, è una storia cupa ed intrigante e se non fosse stato che la storia ormai è conosciutissima il finale avrebbe lasciato tutti colpiti. Ma tengo a precisare che conoscerne la storia non preclude una piacevolissima lettura.
Mi ha colpito la struttura del racconto, di come da un semplice testamento e una passeggiata tra due amici possa nascere un mistero così fitto e intrigante.

E l’atmosfera che si respira leggendo questo libro ricorda molto il caro vecchio Hitchcock.

CITAZIONE

"Tutte e due le mie parti facevano dannatamente sul serio: ero sempre me stesso, sia quando, persa qualsiasi forma di controllo, mi abbandonavo a pratiche vergognose, sia quando, alla luce del giorno, mi applicavo al progresso della scienza e mi dedicavo alla sofferenza altrui."
" ...a mie spese sono stato costretto a imparare che il peso e la condanna della vita che viviamo ricadrà inevitabilmente sulle spalle dell'uomo, e che qualsiasi tentativo per rigettarli non servirà ad altro che a farli ricadere su di noi con un impatto ancora più misterioso ed orrendo."

Migliori

lunedì 25 maggio 2009

Cube - Il cubo

(Cube Canada 1997 Fantascienza)
Regia di Vincenzo Natali
con Nicole de Boer, Nicky Guadagni, David Hewlett, Andrew Miller


TRAMA
Sei persone si svegliano in una strana stanza cubica senza ricordarsi come ci sono arrivati. Una stanza con sei botole che presto rivelerà un labirinto senza fine.
CONSIDERAZIONI
Il classico esempio di come si possa fare un gran film avendo a disposizione poco denaro e una storia in testa. Cube è un film geniale, originale e ricco di colpi di scena. Tiene incollati al video dall’inizio alla fine: e in tutto questo tempo saranno tante le domande che ci passeranno per la testa, a noi come ai protagonisti di questa claustrofobica pellicola.
Consigliato agli amanti della fantascienza ma anche a chi vuole un pò di adrenalina e non disdegna qualche scena un pò forte.
CURIOSITA’
Tutti i personaggi hanno il nome di un penitenziario.
CITAZIONE
“Un’ora dura quanto dico io”
“Non cercare una ragione… Cerca una via di fuga.”


domenica 24 maggio 2009

Napoleon Dynamite

(Napoleon Dynamite USA 2004 commedia)
Regia di Jared Hess
con Jon Heder, Jon Gries, Aaron Ruell

TRAMA
Napoleon Dynamite è un teenager un pò sfortunato, il classico sfigato che nessuno vuole come amico. Vive con la nonna ed il fratello trentaduenne. Un giorno conosce Pedro, suo compagno di studi, insieme si metteranno d’impegno per fare diventare Pedro rappresentante d’istituto.
CONSIDERAZIONI
E’ difficile dare un giudizio obbiettivo che vada bene per tutti. Questo film ha una comicità particolare, e in quanto tale non si può dire che sia un film che può piacere a chiunque. Alcuni potrebbero trovarlo noioso e banale, alcuni invece potrebbero ridere dall’inizio alla fine.
Io personalmente l’ho trovato geniale, e non c’è nessun film a cui poterlo paragonare per far capire di che genere si tratti, è a sè stante e tutto ciò che si vede è nuovo e allo stesso modo rispecchia tutti gli stereotipi del teenager sfigato americano. Non ci sono scene particolarmente esilaranti, è tutto l’insieme ad essere spassoso, alle musichette di sottofondo, alle stupide magliette, alle stupide battute. Il protagonista è imbarazzante per quanto è sfigato e alcuni potrebbero trovarlo anche irritante: per me è spettacolare ed esilarante.
La comicità non ha canoni da rispettare e quello che fa ridere me potrebbe non far ridere altri, ma di sicuro è un film che non passa inosservato.
CURIOSITA’
L’attore Jon Gries doveva girare parecchie scene in cui mangia bistecche. Ma Gries, che è vegetariano, masticava le bistecche e poi le sputava. In un scena infatti, si può vedere l’attore che sputa un boccone di carne masticata in una mano.
I titoli di coda di questo film sono tra i più lunghi della storia del cinema: sono elencati i nomi di ben 181 studenti, che vi hanno preso parte come comparse.
CITAZIONE
“Le mangi le crocchette?” “No” “Allora me le presti?”


giovedì 21 maggio 2009

Ridateci l'hot dog





Era una bellissima rivista mensile di cinema, la migliore in circolazione.
Era edita dalla Playpress, era divertente, competente e non c'era una rubrica che non avessi piacere di leggere.
Immagino avesse pochi lettori, facevo fatica a trovarla in edicola, e l'abbonamento negli ultimi tempi non era più disponibile.
Probabilmente non è stata pubblicizzata abbastanza, non aveva nemmeno un sito internet, forse non aveva sufficienti soldi per tirare avanti. Ed è davvero un peccato, perchè era diventata la mia consulente fidata quando dovevo scegliere cosa vedere al cinema, e non sbagliava mai.
Come mi piacerebbe ritrovarla in edicola.....Playpress: ridateci l'Hotdog.

mercoledì 20 maggio 2009

Rocknrolla

(RockNRolla Usa 2008 Azione)
Regia di Guy Ritchie
con Gerard Butler, Tom Wilkinson, Thandie Newton, Mark Strong, Ludacris


TRAMA
Londra. Il mercato immobiliare è considerato il più redditizio e chiunque voglia farne parte deve fare i conti con Lenny Cole, un gangster spietato che ha contatti con i più potenti burocrati della città. Sarà lui a truffare due piccoli delinquenti rendendoli suoi debitori. Chiederà loro una somma che si procureranno derubando un investitore russo che sta trattando un affare proprio con Lenny.
CONSIDERAZIONI
Un film strepitoso, che dopo “snatch” riconferma Guy Ritchie uno dei più talentuosi registi di questi ultimi tempi.
Il film è adrenalinico, frizzante e unico nel suo genere. La trama è davvero intricata e il gran numero di personaggi, quasi tutti protagonisti, non lascia un attimo di sosta allo spettatore che deve essere attento se non vuole perdersi qualche passaggio. La regia è intelligente e i suoi punti di forza comprendono musica, immagine, velocità. Lo humor non manca, e Ritchie prende spunto dai suoi vecchi film per autocitarsi (la scena di sesso molto simile al viaggio in aereo del mercante di pietre in Snatch). Da ricordare come scena cult il balletto di Gerard Butler e Thandie Newton.
CURIOSITA’
Un conflitto di programmazione ha impedito al regista Guy Ritchie il casting del attore Jason Statham, che ha già partecipato ad altri tre film di Ritchie.
CITAZIONE
«A tutti piace un pezzo della bella vita: c’è a chi piacciono i soldi, a chi la droga, a chi il sesso, a chi il glamour o la fama. Ma il Rocknrolla, oh certo, è differente. Perché? Perché il vero Rocknrolla vuole tutto il fottuto pacchetto»


giovedì 14 maggio 2009

Che animale sei?

COME SI INTITOLA IL LIBRO?
Che animale sei? Storia di una pennuta
CHI E’ L’AUTORE?
Paola Mastrocola
DI CHE PARLA?
Quando uno nasce non sa chi è e se non c’è nessuno a dirglielo la vita può diventare complicata. Lei non sapeva chi era, perchè nella notte in cui era nata era caduta dal camion di Jack Il Camionista, e ritrovandosi sola ha scambiato sua madre per una pantofola di pelo. Lei era felice della sua vita, perchè la sua mamma la coccolava e la teneva al caldo, se non fosse che tutti quelli che la incontravano le chiedevano “che animale sei?” e lei, per natura curiosa, decise che avrebbe fatto di tutto per scoprirlo.
QUANTO TI è PIACIUTO E PERCHE’?
E’ una bella favola, per il bambino che c’è in noi. Un modo diverso di vedere il mondo, e lo si fa con gli occhi degli animali di questo libro, che però non sono comuni animali perchè vivono e si comportano come l’essere umano, con tutto ciò che ne consegue di positivo e negativo.
CHE COSA TI HA FATTO DECIDERE DI LEGGERE QUESTO LIBRO?
Un consiglio e la curiosità di leggere un libro così strano.
LO CONSIGLIERESTI? A CHI?
A chi piacciono le favole da grandi.
UNA COSA CHE TI HA COLPITO POSITIVAMENTE O NEGATIVAMENTE?
Non so se è per il modo di raccontare o per la storia così particolare il paragone che m’è venuto in mente subito è stato con “il piccolo principe” le cui stranezze ricordano moltissimo questo libro.

martedì 12 maggio 2009

IL suggeritore




COME SI INTITOLA IL LIBRO?
Il suggeritore
CHI E’ L’AUTORE?
Donato Carrisi
DI CHE PARLA?
Il detective Mila Vasquez, specializzata nel ritrovamento di persone scomparse, viene chiamata a far parte di una squadra speciale che lotta contro il tempo per trovare i corpi di 5 bambine rapite nel giro di pochi giorni. Il serial killer è il più abile con cui abbiano mai avuto a che fare, e sarà lui a condurre il gioco.
QUANTO TI è PIACIUTO E PERCHE’?
Moltissimo, è inquietante. E’ un libro che dà continui colpi di scena e la storia è ben strutturata, si vede che lo scrittore aveva un disegno ben preciso di come la storia dovesse svilupparsi.
CHE COSA TI HA FATTO DECIDERE DI LEGGERE QUESTO LIBRO?
Era in offerta a 1 euro per chi, dopo aver letto un capitolo, avesse inviato le sue prime impressioni via mail. Quel capitolo mi era piaciuto e mi aveva incuriosito.
LO CONSIGLIERESTI? A CHI?
E’ un thriller dai contenuti un pò forti, sia per le descrizioni dei crimini che per il fatto che siano conivolti dei bambini, quindi non per tutti. Lo consiglierei comunque agli amanti del genere. Non lo consiglierei ai facilmente impressionabili come me.
UNA COSA CHE TI HA COLPITO POSITIVAMENTE O NEGATIVAMENTE?
Mi ha colpito molto la competenza dello scrittore nel tracciare il profilo del serial killer (si è laureato in giurisprudenza con una tesi su Luigi Chiatti, il mostro di Foligno, e poi ha seguito dei corsi di specializzazione in criminologia e scienza del comportamento). Più in generale ho apprezzato il fatto che, per come è scritto, non ha nulla da invidiare ai più grandi romanzi thriller americani, anzi sembra proprio farne parte.

lunedì 11 maggio 2009

EMBER - Il mistero della città di luce

(City of Ember Usa Avventura)
Regia di Gil Kenan
con Bill Murray, Tim Robbins, Martin Landau


TRAMA
Da 200 anni la gente di Ember ha vissuto nel sottosuolo in pace senza chiedersi perchè si trova lì e senza preoccuparsi troppo di cosa ci fosse al di fuori. Quando il generatore che illumina la città comincia ad avere qualche problema Lina e Doom, due ragazzini, cercheranno una via d’uscita per salvare i loro concittadini dall’oscurità.
CONSIDERAZIONI
E’ un bel fantasy, un bel film d’avventura, ma manca qualcosa. A mezz’ora dalla fine io avevo quella sensazione che tutto dovesse ancora avvenire, che il film fosse appena cominciato. L’inizio è strepitoso, cattura l’attenzione ed è molto avvincente. Il film è fatto benissimo, ti trasporta in un mondo completamente nuovo e veramente ben studiato. Ma la trama in sè stessa non è altro che una lunga premessa per arrivare al succo della storia, e lascia insoddisfatti. Come fossimo anche noi cittadini di Ember mai usciti da lì sotto ci rimangono molti punti di domanda a cui francamente avrei voluto una risposta, e non necessariamente nel finale, probabilmente sarebbe stato sufficiente un breve antefatto.
A questo punto, visto che il libro ha un seguito mi aspetto la stessa sorte anche per il film: Ember2 la vendetta.
CURIOSITA’
Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Jeanne DuPrau “la città di Ember” scritto nel 2003. Esiste anche un seguito il cui titolo è “Gente di Sparks” edito nel 2006.
CITAZIONE
“…Noi resteremo uniti contro l’oscurità”


domenica 10 maggio 2009

Yes man

(Yes man USA commedia)
regia di Peyton Reed
con Jim Carrey, Zooey Deschanel, Bradley Cooper


TRAMA
Carl Allen è un uomo chiuso alla vita che dice sempre di no a tutto e a tutti. Insoddisfatto di sè decide di partecipare ad un seminario dove scoprirà che può diventare uno “yes man” rispondendo sempre di sì ad ogni nuova proposta che gli verrà fatta da quel giorno in poi.
CONSIDERAZIONI
Provate ad immaginare la vostra vita se aveste l’obbligo di dire sempre di sì, quante sono le cose che dovreste fare, volenti o nolenti? Alla fine potreste imparare un sacco di cose nuove, e incontrare persone che altrimenti non avreste mai conosciuto. D’altro canto, ci potrebbero essere delle situazioni spiacevoli che avreste preferito evitare. E’ da questa domanda che il film prende spunto per situazioni esilaranti e paradossali.
E’ una commedia divertentissima dove Jim Carrey si riconferma un grande attore comico anche grazie alla sua faccia di gomma. Pur essendo tratto da una storia vera, m’è sembrato’ un film che non ha la pretesa di insegnare nulla, non fa critica di quello che oggi sono i seminari dei finti predicatori, e non pretende di dare il buon esempio su come si possa essere più felici, è soltanto una bella commedia, una di quelle che i fans del vecchio Jim “Ace Ventura” Carrey adoreranno. E anche quel pò di romanticismo che condisce la storia non guasta.
CURIOSITA’
Il film è basato sulla biografia di un giornalista, Danny Wallace, il quale passò 6 mesi della sua vita a dire sempre di sì a tutte le proposte.
Danny Wallace appare in un breve cammeo nel film: alla festa di fidanzamento è al bar nel momento in cui la ragazza coreana si allontana con l’amico di Carl.
CITAZIONE
“Io voglio che voi invitiate il si nella vostra vita, perché il si, a sua volta, vi risponderà si! Quando voi dite si, entrate nella sfera del possibile! fate il pieno di tutte le energie vitali ed espellete le scorie”


Flatlandia

COME SI INTITOLA IL LIBRO?
Flatlandia
CHI E’ L’AUTORE?
Edwin A. Abbott
DI CHE PARLA?
“Il mondo è una superficie piana come quella di una carta geografica, sulla quale i flatlandesi scivolano senza sovrapporsi. La loro è una società rigidamente gerarchica: la casta più vile è quella delle donne, rappresentata da una semplice linea retta.”
QUANTO TI è PIACIUTO E PERCHE’?
Mi è piaciuto molto anche se la lettura non è proprio scorrevole, è una prospettiva diversa di vedere le cose, uno studio sulla società. Non concordo però con la critica di chi dice che siccome l’ha scritto un prete la donna viene volutamente discriminata.
CHE COSA TI HA FATTO DECIDERE DI LEGGERE QUESTO LIBRO?
Un consiglio da mia sorella
LO CONSIGLIERESTI? A CHI?
Non è un libro per tutti, applica alcune leggi della geometria e della matematica, però una volta entrati nell’ottica la lettura risulta più fluida
UNA COSA CHE TI HA COLPITO POSITIVAMENTE O NEGATIVAMENTE?
La spiegazione che viene fatta al quadrato a proposito della terza dimensione, e comunque l’idea originale di un mondo a due dimensioni.

L'abisso

COME SI INTITOLA IL LIBRO?
L’abisso
CHI E’ L’AUTORE?
Gianluca Morozzi
DI CHE PARLA?
Gabriele, ex bambino prodigio ha lasciato il paesello dove viveva con la madre, per andare in città e laurearsi. Finalmente, è il giorno della sua laurea: la madre si sta preparando a lasciare il paesello per andare alla laurea del figlio, il sogno di tutta la sua vita, ma Gabriele in realtà non dà esami da anni e ha falsificato il libretto universitario convinto di mettersi in pari all’ultimo: seduto sul divano ha solo poche ore per trovare una soluzione.
QUANTO TI è PIACIUTO E PERCHE’?
L’ho trovato divertente, un racconto giovane e fresco per un racconto che è attuale e rispecchia molto la vita di alcuni giovani universitari che usano la scusa dello studio per rimanere sempre in quel limbo tra giovane e adulto.
CHE COSA TI HA FATTO DECIDERE DI LEGGERE QUESTO LIBRO?
Avevo già letto “Blackout” di Morozzi, e quindi ho voluto vedere come se la cavava lo scrittore con un altro genere.
LO CONSIGLIERESTI? A CHI?
Lo consiglierei sicuramente a tutti gli universitari che si rispecchiano nel protagonista qui sopra, ma direi che comunque è un libro per tutti.
UNA COSA CHE TI HA COLPITO POSITIVAMENTE O NEGATIVAMENTE?
Indubbiamente il finale originale.

Elogio al bianco e nero

Aaaahhhh, che bello accendere la tv e vedere che danno bel film in bianco e nero, uno di quelli che riconosci anche a occhi chiusi: per quel rumore non ben definito, per quei dialoghi così sovraccarichi di sentimento, per quelle musiche con gli inconfondibili strumenti ad arco che rendono tutto più chiaro nella nostra mente.
E’ inutile, film così non se ne faranno più, e il motivo è proprio perchè la tecnologia si evolve, migliora sè stessa e rende tutto più simile alla realtà: ma si perde per strada l’atmosfera.
I film in bianco e nero non stufano mai, per quanto tu abbia visto e rivisto una pellicola sarà sempre un piacere ritrovarla in tv, più di qualsiasi altro film dei giorni nostri.
Pensiamo al piacere nel vedere in onda Totò, alla suspance ricreata nei film di Hitchcok o agli horror anni 40/50, che meraviglia. Chi ci può ridare tutto questo oggi? Nessuno credo, e il solo tentativo di imitarli è di per sè già un fallimento.
La tecnologia però ha permesso anche di conservare meglio ciò che un tempo non era eterno. La digitalizzazione, il restauro, faranno in modo che anche i nostri figli e nipoti potranno godere di quella che è la storia del cinema.
Per chi volesse capire meglio il perchè di questo mio sconfinato amore verso il bianco e nero consiglio la visione dei seguenti film:
- Rebecca la prima moglie e Psycho di Alfred Hitchcock(1940/1960-thriller)
- Il villaggio dei dannati di Wolf Rilla (1960-fantascienza)
- La parola ai giurati di Sidney Lumet (1957-drammatico)
- L’ultimo uomo della terra di Sidney Salkow e Ubaldo Ragona (1964-horror)
- Testimone d’accusa di Billy Wilder (1957-giallo)
- La banda degli onesti di Camillo Mastrocinque (1956-commedia)
- Il vedovo di Dino Risi (1959-commedia)

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