sabato 22 novembre 2014

Interstellar

Un film di Christopher Nolan
Usa 2014 fantascienza
con Matthew McConaugheyAnne Hathaway e Michael Caine

TRAMA
In un prossimo futuro la Terra è al collasso, le numerose tempeste di sabbia hanno ridotto drasticamente le colture lasciando come unica fonte di cibo il mais, anch'esso in serio pericolo. La Nasa sta studiando il viaggio interstellare come ultima possibilità per salvare il genere umano: viaggio che consentirà ai più capaci scienziati di trovare un pianeta simile alla Terra dove poter vivere. Cooper, ingegnere ed ex pilota militare, sarà colui che guiderà uno dei gruppi di scienziati e biologi a verificare i dati sulle ricerche di chi è partito prima di loro.
CONSIDERAZIONI
Era da tempo che non uscivo dal cinema con la soddisfazione e la certezza di aver appena visto un bel film. So, leggendo un pò in giro, che alcuni hanno bocciato questa pellicola per alcune inesattezze dal punto di vista scientifico, e sono d'accordo con chi dice che certe frasi ad effetto alla Stallone o il fatto di metterci dentro l'amore (vedi armageddon) come fil rouge di tutta la storia forse sia stata una scelta sbagliata o quantomeno azzardata visto l'alta aspettativa di chi ama la fantascienza dura e pura, ma il film scorre con una linearità e con una semplicità tale che incolla lo spettatore alla poltrona. Nonostante la durata non c'è stato un momento di noia, o qualche cosa di troppo e pur trattando argomenti un pò difficili come il viaggio nel tempo e la multidimensione trovo che le spiegazioni date siano comprensibili e ben articolate. Forse è l'argomento in sè che fa la maggior parte del lavoro, chi non è affascinato dai pianeti, dalla vita extraterrestre e dai viaggi nel tempo? ecco, io trovo che questo film sia il sunto di tutto ciò, e fatto con un certo stile; non ci sono grossi effetti speciali, sulle quali si basano molti film prestuntuosi in questi ultimi tempi, e questo per me è una nota positiva, che a pensarci bene è ciò che accomuna molti dei film più amati.
Insomma, per me ne vale la visione, assolutamente, anche a quella fetta di pubblico che normalmente non è attirata dal genere fantascientifico, non fosse che per la bella storia d'amore tra un padre e una figlia.
CURIOSITA'
Per motivi di sicurezza e privacy la pellicola portava inizialmente il nome 'Flora's letter'
Il film si basta sulle ricerche del fisico Kip Thorne che nel 1985 si concentrò sullo studio dei cunicoli spazio-temporali, anche detti wormhole
Per chi volesse, questa è una di quelle recensioni che criticano scientificamente il film Il disinformatico - Recensione:Interstellar
CITAZIONI
'Non ho paura della morte, ho paura del tempo'
'Troveremo una soluzione, l'abbiamo sempre fatto'

sabato 19 gennaio 2013

Django Unchained

Un film di Quentin Tarantino
USA 2012 Western
con Jamie Foxx, Christoph Waltz, Leonardo Di Caprio, Samuel L. Jackson, Don Johnson, Franco Nero

TRAMA
Il dottor King Schultz, 'dentista' dalle origini tedesche, libera Django dalle mani di alcuni mercanti di schiavi e si fa aiutare in quello che è il suo vero lavoro: il cacciatore di taglie. Una volta raggiunta la cifra sufficiente si recano a Candieland dove pare si trovi la moglie di Django, Brumilda, venduta anni prima e di cui poi si erano perse le tracce. I due cacciatori studiano un piano per comprare Brumilda senza far capire al proprietario, Calvin Candie, che lei è la moglie di Django.
CONSIDERAZIONI
Cosa posso dire se non che Tarantino è come sempre all'altezza delle aspettative? Una riconferma, neanche ci fosse il bisogno di dirlo. Tarantino si mette alla prova con il genere western, il suo tanto amato western, dando prova di essere perfettamente all'altezza di tanti registi come Sergio Leone o Sergio Corbucci (regista di Django del 1966) per dirne un paio; ovviamente non possiamo che aspettarci una giusta dose di splatter, umorismo e una visione un pò colorita e sopra le righe di ciò che invece doveva essere la condizione degli schiavi a quei tempi.
Il cast è come sempre impeccabile, primo su tutti Christoph Waltz, che Tarantino ha voluto  riscattare dandogli un personaggio che è niente di meno che la nemesi di Hans Landa, da 'cacciatore di ebrei' diventa infatti il 'salvatore di schiavi'. E tante sono le citazioni che lui offre ai nostri occhi, dandoci modo di giocare a trovare le attinenze col suo precedente film nonchè con lo spaghetti western in generale (ce n'è una molto sottile che omaggia anche Arancia Meccanica, sapete dirmi qual è?).
Anche i brani musicali scelti a fare da sfondo alle immagini divertono molto, si passa infatti dai classici alla Ennio Morricone (che ha scritto proprio un brano per questo film, interpretato dalla straordinaria Elisa) a James Brown con una scioltezza entusiasmante.
Non mi dilungherò oltre a descrivere gli innumerevoli motivi per cui questo film è un gran film, dico solo che Tarantino è l'unico regista che durante i titoli di coda si becca l'applauso in sala, ci dev'essere un motivo. Lunga vita a Quinto!
CITAZIONI
'Mi piace come muori ragazzo!'
'Signori, avevate la mia curiosità, ora avete la mia attenzione'
CURIOSITA'
Leggetevi questo bell'articolo su Panorama.

sabato 1 settembre 2012

Tempo fuori luogo (Tempo fuor di sesto)

Time out of joint (1959)
di Philip K. Dick
Sellerio Editore
Pagine 307

TRAMA
In una tranquilla cittadina americana vive Ragle Gumm, ospite nella casa della sorella Margo e di suo marito Vic Nielsen. Ragle si guadagna da vivere vincendo quotidianamente ormai da anni un concorso sul quotidiano locale, motivo per cui in città è diventato una celebrità. A poco a poco in lui si insinua una sorta di paranoia per cui sente di non essere padrone della propria vita e che qualcosa sia appunto fuori luogo e fuori tempo. E' tutto frutto della sua mente oppure c'è qualcosa di vero?
CONSIDERAZIONI
Un libro abbandonato, trovato per caso in uno scaffale ha attirato la mia attenzione. Dick è sicuramente sinonimo di grande letteratura, e non potevo lasciarmelo scappare. Pensavo fosse una lettura impegnativa, come lo era stata per 'In senso inverso' invece è stata scorrevolissima, tanto che il libro mi è, ahimè, durato un paio di giorni. Un libro eccezionale, originale che ti trascina in un lampo dentro alla storia come solo i migliori thriller sanno fare, se poi ci mettete anche che c'è la fantascienza di mezzo, allora gli appassionati del genere non possono non leggerlo. Questo libro mi ha fatto venir voglia di approfondire la conoscienza di Dick. Accetto consigli in merito.

mercoledì 22 agosto 2012

Se ti abbraccio non aver paura


Fulvio Ervas
Editore Marcos Y Marcos
Aprile 2012
Pagine 319

TRAMA
La storia vera di un viaggio in moto attraverso l'America di un padre (Franco Antonello) e di suo figlio Andrea, a cui hanno diagnosticato l'autismo all'età di 3 anni.  Andrea ora è un bellissimo ragazzo di 17 anni, che comunica coi genitori attraverso il computer, suo padre decide di partire all'avventura, convinto che questo viaggio donerà ad entrambi un pò di libertà ed un legame maggiore.
CONSIDERAZIONI
Dal punto di vista letterario cosa si può dire di un libro che racconta la pura e semplice verità? nulla, se non che si legge con una scorrevolezza che pochi libri hanno il dono di avere. Non è nemmeno possibile dare un giudizio sulla bellezza del racconto, perchè quando una storia è reale, come lo è questa, non si può giudicare. Ad ogni modo, nel mio piccolo, non posso far altro che consigliarne la lettura - a chiunque- anche a quelli che non leggono mai. Non è un libro, è una lezione di vita, e per quanto sia il padre a dare il 'la' alla serie di eventi che si vanno sviluppando durante il viaggio, la vera lezione di coraggio e tenacia è proprio Andrea a darcela: le poche parole che vengono dai suoi pensieri, riportati lettera per lettera in questo libro, ci fanno entrare in un mondo che non ci appartiene e che difficilmente riusciamo a comprendere. 
Leggetelo, assolutamente. E poi andate a vedere le foto qui  www.andreaantonello.it e provate a riconoscere le persone del libro e i luoghi visitati.
CITAZIONE
'Come me la caverei io con un filtro negli occhi che cambia continuamente la percezione della luce? Che complicato mistero, vivere in un vortice che mescola di continuo la vita e la rende irriconoscibile. Capisco il suo desiderio di aggrapparsi a dei riferimenti, perché non ci si può sentire un giorno africano al Polo Nord e il giorno dopo esquimese nei deserti della Namibia, per sempre.'
'Il deserto entra ed esce dai miei pensieri. L’associazione tra deserto e autismo è immediata. La scarsità di relazioni, l’apparente monotonia. Il silenzio. L’essenzialità. La vita che si fa strada sgomitando, distante dall’esplosione delle foreste, infilata tra la sabbia, dentro le fessure delle rocce, che non disdegna mimetismi, adattamenti estremi, che accetta di perdere parti di sé pur di resistere. Eppure nemmeno il deserto può essere un luogo di solitudine assoluta, se ci abiti hai comunque necessità di rifornimenti, carburante, qualche telefonata, un paio di chiacchiere ogni settimana. Dovrai selezionare le amicizie migliori, il benzinaio meno antipatico. Forse l’autismo è un deserto inizialmente ostile, molto esigente, sin troppo sincero e io lo sto attraversando senza sapere se possiedo riserve d’acqua a sufficienza, se potrò conoscere i suoi segreti, se ne afferrerò l’essenza.'

sabato 4 agosto 2012

Un lavoro sporco

A dirti Job (2007)
di Christopher Moore
Elliot Editore
Pagine 443


TRAMA
Charlie Asher è il proprietario di un negozio di roba usata, ha una moglie, Rachel, e da pochi istanti è venuta al mondo anche la sua bellissima bambina. Ma basta un attimo e la sua vita viene sconvolta quando nella camera d'ospedale  trova la moglie senza vita e un uomo alto con un vestito color verde menta che gli chiede come mai lui riesca a vederlo. Charlie, dopo quell'incontro, inizia a vedere cose strane: luci dentro agli oggetti, corvi che svolazzano e strane ombre che lo turbano. Ma gli sarà tutto più chiaro quando riceverà per posta un libro il cui primo capitolo inizia così:
'Congratulazioni, sei stato scelto per fare le veci della Morte. E' un lavoro sporco, ma qualcuno deve pur farlo.'
CONSIDERAZIONI
Questo libro ha la capacità di trascinarti dentro alla storia sin dalla prima pagina, e senza accorgertene sei già arrivato alla fine. Una giusto mix di ironia e cattiveria, ma dietro alla quale si nascondono anche i buoni sentimenti, perchè come si sa, non esiste il Male senza il Bene.
Al finale 'ho fatto tana' quasi da subito (per l'ennesima volta complice la copertina, mannaggia a loro) ma il libro resta comunque una lettura piacevolissima, leggera ma non banale.
CITAZIONI
-Un dolore recente è un coltello affilato. Recide i nervi, disconnette la realtà. La lama, se è tagliente, è compassionevole. Solo con il tempo, quando il filo comincia a smussarsi, arriva la sofferenza. Quella vera.
- Il maschio beta è raramente l'esemplare più forte o più veloce ma, essendo in grado di prevedere il pericolo, è numericamente superiore. Il mondo è guidato dai maschi alfa, ma se funziona è solo grazie alla capacità riproduttiva del maschio beta.Il problema (che poi era il problema di Charlie) è che l'immaginazione del maschio beta è diventata superflua nella società moderna. Come le zanne a sciabola della tigre, o come il testosterone del maschio alfa, è davvero troppa perché se ne faccia buon uso. Di conseguenza, molti maschi beta diventano ipocondriaci, nevrotici, paranoici, oppure sviluppano dipendenza da porno o da videogiochi.
-Più tardi, Charlie si sentì molto male per il fatto che la piccola avesse usato la parola "gattino" come un'arma, e pensò che un buon padre avrebbe tentato di dare una sorta di significato a quell'esperienza; avrebbe potuto ricavarne una lezione. Così, fece sedere Sophie con un paio di orsi di Peluche, un servizio di tazzine in miniatura contenenti del tè invisibile, un piatto di biscotti immaginari e due cani giganteschi provenienti dall'inferno, dando inizio alla prima, sincera chiaccherata padre-figlia.

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