martedì 4 maggio 2010

Acido solforico

ACIDO SOLFORICO
Amélie Nothomb

TRAMA
Acido Solforico è la storia di un reality che riproduce fin troppo fedelmente un campo di concentramento, dove i prigionieri, presi a caso dalla strada, sono costretti a lavorare, vengono portati alla fame e infine uccisi quando risultano essere inutili e poco "televisivi". Un reality che la gente guarda con avidità e senza ritegno.
CONSIDERAZIONI
Questa trama, è il motivo che mi ha spinto a leggere questo libro. Oltre ad essere incuriosita dallo sviluppo delle vicende, ero curiosa di capire come la Nothomb spiegasse i motivi per cui un reality del genere fosse possibile, come si potesse attuare un programma del genere andando palesemente contro quelle che sono le leggi per i diritti umani.
Ed è questa forse l'unica cosa rimasta in sospeso: alla scrittrice forse questa parte non interessava, forse per lei era soltanto una provocazione contro ogni sorta di reality televisivo, oppure non si è resa conto che effettivamente questo era un punto che andava spiegato: un punto fondamentale da chiarire all'inizio, per accettare tutto quello che poi avremmo letto in seguito. Quello che rimane in secondo piano, quasi assente infatti, è il mondo esterno, gli spettatori, i familiari dei partecipanti, i politici, non se ne fa parola.
E quindi mi tocca fare questa precisazione: se prendiamo questa storia per quella che è il libro risulta decisamente originale e che merita un posto nelle librerie di chiunque, se cerchiamo di contestualizzarlo alla realtà allora al libro manca un capitolo fondamentale, la spiegazione di come sia possibile realizzare un reality che uccide le persone senza commettere alcun reato e rischiare il carcere (anche se pensandoci bene, come la spieghi una cosa del genere?)
Detto questo, rimane comunque una bella analisi di come l'uomo venga attratto dalla crudeltà e stupidità dei reality. E' una provocazione netta nei confronti della portinaia che c'è in ognuno di noi, analizza la parte di noi che rallenta con l'auto quando c'è un incidente, che ascolta divertita i discorsi privati dei passanti o dei vicini di casa, quella a cui piace conoscere gli scheletri nell'armadio degli altri per sentirsi migliore. Da leggere.

CITAZIONE:
"Venne il momento in cui la sofferenza altrui non li sfamò più:ne pretesero lo spettacolo"
"-non crede che siano gli organizzatori a creare quel mercato, come un pubblicitario crea un bisogno?
-No. L'ultima responsabilità ricade su colui che accetta di assistere a uno spettacolo così facile da rifiutare"
"Spettatori, spegnete i televisori! i maggiori colpevoli siete voi! Se non accordaste un'audience così vasta a Concentramento, questa mostruosa trasmissione sarebbe finita da un pezzo! E quando ci guardate morire, i vostri occhi sono i nostri assassini!"
"Che dolore! Che giornata nera per l'umanità! non abbiamo il diritto di non guardare: bisognerà essere testimoni di tanto orrore, verrà il momento della resa dei conti. E in quel momento, non diremo certo che non c'eravamo."

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