giovedì 11 agosto 2011

Il signore delle mosche


(Lord of the flies)
di William Golding
Editore Mondadori 2007
1a Edizione originale 1954
Pagine 239


TRAMA
Un'aereo cade su di un'isola deserta nel bel mezzo di un conflitto planetario. Sopravvivono solo i ragazzi che cercheranno di organizzarsi usando le regole imparate dagli adulti. Ma le paure razionali e irrazionali tipiche dei bambini minano la fragile società costruita dai leader.
CONSIDERAZIONI
Quanti di noi si sono immaginati di finire su di un'isola deserta e ipotizzare quali sono le cose fondamentali di cui tenere conto per sopravvivere? quale mole di lavoro ci possa essere dietro a tutto ciò e il bisogno di organizzazione perchè ognuno faccia ciò che è necessario. Detta così sembra l'inizio di un bellissimo racconto avventuroso. Il problema è che qui si tratta di ragazzini, bambini, soli senza l'aiuto e la supervisione di un adulto. I bambini, per loro stessa natura, sono sì ricchi di inventiva e spirito di adattamento, ma sicuramente poco inclini al senso del dovere e al rispetto delle regole, soprattutto se chi è a darle è un loro pari; sono egoisti e non vedono aldilà del momento che stanno vivendo. Ecco perchè le cose a lungo andare non funzionano.

Libro inquietante, la storia è molto interessante, la lettura è scorrevole anche se non così avvincente come speravo. Trovo che a parità di argomento, sia decisamente meglio 'Un gioco da bambini' di Ballard.
CITAZIONE
'Avevamo cominciato bene, eravamo felici. E poi. [...] Poi la gente ha cominciato ad aver paura. '

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