martedì 21 luglio 2009

Orwell 1984

(Nineteen Eighty-Four Gran Bretagna 1984 drammatico)
Regia di Michael Radford
con John Hurt, Richard Burton, Suzanna Hamilton

TRAMA
A Londra, capitale dell'Oceania, l'esistenza di ogni individuo è spiata e controllata dal Grande Fratello. L'impiegato Winston Smith si innamora e tenta di resistere alla dittatura e al totale annullamento della personalità.
CONSIDERAZIONI
Dopo aver letto (e amato tanto) il libro mi sono chiesta come mai non esistesse una trasposizione cinematografica, finchè cercando non ho trovato questo film di Radford, che secondo me, rispecchia molto bene l'atmosfera che si respira nel libro. E' un film fatto davvero con poco, ed è forse questo particolare che rende il tutto ancora più degradante e opprimente: i colori del film infatti sono tutti sui toni del grigio e del blu, unica divagazione il verde della campagna durante la fuga con la sua amata che rafforza ancora di più la sensazione di degrado in cui vive normalmente il popolo.
Il regista è riuscito molto bene a rendere l'idea e il concetto che voleva esprimere Orwell col suo libro, anche se il libro, come nella stragrande maggioranza dei casi rimane sempre migliore: tutto sta a come uno se l'è immaginato dentro di sè. Forse un pochino noioso al principio, ma per chi ha letto il libro la curiosità prevale sul senso di staticità del film solo ed unicamente per arrivare a quella parte finale che non deluderà di certo: grandissimo Richard Burton.
CURIOSITA'
Il film si caratterizza per un saluto o gesto di devozione, che non appare nel romanzo. È il gesto di fare la croce con i polsi in modo da formare il segno V.
Sonia Brownell, vedova di Orwell e titolare dei diritti d'autore, acconsentì, poco prima di morire nel 1980, alla realizzazione cinematografica. Richiese espressamente che il film non utilizzasse i moderni e spesso abusati effetti speciali fantascientifici.
CITAZIONE
"La legge di gravità è una sciocchezza. Non esiste questa legge. Se io penso di volare e tu pensi che volo; io volo davvero."
"La vera libertà consiste nel dire che 2 + 2 = 4"

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