mercoledì 27 ottobre 2010

Daybreakers - L'ultimo vampiro

(Daybreakers USA\Australia 2009 fantascienza\horror) Regia di Michael e Peter Spierig Con Ethan Hawke, Willem Dafoe, Sam Neill

TRAMA
2019. Il mondo è totalmente in mano ai vampiri e gli umani rimasti vengono usati come distributori di sangue. La richiesta di sangue però è in continuo aumento e l'ematologo vampiro Edward non è ancora riuscito a trovare la formula per un surrogato del sangue che permetta alla sua razza di sopravvivere: in mancanza di sangue umano infatti, i vampiri regrediscono allo stato di bestie per poi morire.
CONSIDERAZIONI
I vampiri sono tornati. E non sono più quelli romantici a cui ci aveva abituato la Meyer, tanto cari agli adolescenti del giorno d'oggi, no. Questi vampiri sono organizzati, hanno la società in mano e l'hanno plasmata per soddisfare le proprie esigenze. Ogni palazzo è collegato da una serie di gallerie che evitano il contatto solare, e l'uomo è soltanto una minuscola percentuale, alcuni sono stati ridotti a larve umane da cui viene prelevato il sangue (un sistema di "mungitura" che ricorda tanto gli alveari di Matrix) altri scappano e si nascondono nella speranza di trovare una soluzione. La storia ruota tutto attorno ad Edward, un vampiro "buono" che rifiuta di usare gli uomini per sfamarsi e tenta disperatamente di trovare una soluzione chimica che sostituisca definitivamente il sangue umano. Ma il mercato del sangue è in mano a vampiri senza scrupoli e l'imminente estinzione dell'uomo sarà motivo di discordie all'interno della società, per questioni etiche ma non solo.
Un bel horror fantascientifico, senza grosse pretese ma comunque con una trama ben strutturata e bravi attori, non ultimo il grande Willem Defoe. Qualche scena un pò splatter, e finale forse non originalissimo. Guardatelo in compagnia di un bel sacchettone di pop corn e non aspettatevi un film da oscar, con lo spirito giusto lo si può apprezzare lo stesso, non fosse altro perchè finalmente ci siamo liberati di Bella ed Edward :D
CURIOSITA'
Gli effetti speciali sono stati curati dalla Weta Workshop, la stessa che si è occupata di film come Avatar e tutta la saga del Signore degli Anelli.
CITAZIONE
"Quell'ultimo alito di umanità si perderà con l'ultima goccia di sangue..."

venerdì 22 ottobre 2010

Le cinque persone che incontri in cielo

Di Mitch Albom
Edizione Rizzoli 2003
267 Pagine

TRAMA
Eddie è un uomo vecchio e solo ed il giorno del suo 83esimo compleanno sarà anche l'ultimo giorno sulla Terra: per salvare una bambina in un'incidente con una ruota panoramica nel luna park in cui lavora, perderà la vita e si risveglierà in Paradiso. Qui scoprirà che ogni anima viene accolta da cinque persone che gli sveleranno il senso della propria vita terrena, per scoprire che ogni persona è legata ad un'altra e che ognuno ha avuto un ruolo fondamentale nell'ordine degli eventi.
CONSIDERAZIONI
Di solito questo genere di racconti mi lascia due emozioni contrastanti: da un lato resto affascinata dalla positività e sicurezza di un'altra vita aldilà della vita, dall'altra mi indispettisce la presunzione che hanno certi autori di sapere che cosa ci sia di là e quali siano le volontà divine. Però qui l'autore specifica fin dall'inizio che questa è la storia di suo zio, di quello che avrebbe voluto per lui quando se ne è andato. E' una storia raccontata con molta semplicità e una grande dimostrazione di fiducia e positività nei confronti del genere umano. Ogni persona è legata ad un'altra, anche se non te ne accorgi, ciò che fai o non fai si ripercuote sugli altri, e che sia positivo o negativo non ha importanza perchè è così che deve essere, è nell'ordine delle cose.
Non è nemmeno questione di credere a un qualche dio, sì certo, di Paradiso si parla e Dio viene citato nel libro, ma qui il Paradiso è soltanto la "location" (concedetemi questo brutto termine poco poetico) per raccontare ciò che è il senso della vita, e che uno creda o meno in un dio, un senso alla vita glielo deve pur dare no?
Da leggere, astenersi misantropi.
CITAZIONE
"Io m'immagino sia come nella Bibbia, la storia di Adamo ed Eva. La prima notte di Adamo sulla Terra, quando sta per addormentarsi e pensa sia tutto finito, giusto? Non sa cosa sia il sonno. Chiude gli occhi e crede che lascerà il mondo, giusto?
Solo che non lo fa. Si sveglia il mattino dopo e si ritrova in un mondo nuovo, tutto da esplorare, ma con sè ha anche qualcos'altro: il suo ieri. Per come la vedo io, qui è così. Questo è il Paradiso. Un luogo in cui dare senso al tuo ieri".

Mi leggi una storia?


Edizioni Mondadori
a cura di Wendy Cooling
Illustrazioni di Penny Dann
Pagine 256

Tre sono gli animaletti che ci accompagnano nella lettura: una rana, un topo e un'anatra. Si sono trovati per fare un pic-nic assieme, ma prima ci raccontano le loro storie preferite. La rana, che non è capace di stare ferma racconta storie salterine di 2 minuti, al topo piacciono quelle da 5 minuti mentre l'anatra chiacchierona racconta storie da 10 minuti.... e così, mamma e papà potranno decidere assieme ai loro bambini qual è quella da leggere ogni sera.
50 storie per tutti i gusti (3 sono in inglese), storie nuove e storie vecchie con bellissime illustrazioni. DAI 3 ANNI

martedì 19 ottobre 2010

Saltatempo



Saltatempo

Stefano Benni
Universale Economica Feltrinelli (2001)
272 pagine

TRAMA
Sono gli anni 50 e Saltatempo è un ragazzino che vive col papà falegname in un paesino di campagna. Durante il tragitto verso la scuola incontra Dio, che gli regala un dono: l'orobilogio, una sorta di orologio interno al suo corpo che gli permette di spostarsi avanti e indietro nel tempo e vedere cosa succede nel mondo.
Seguiremo Saltatempo nelle sue avventure, lo vedremo crescere e approcciarsi alla politica, alla scuola e ai primi amori.

CONSIDERAZIONI

"...che fine hai fatto

ti sei sistemato
che prezzo hai pagato
che effetto ti fa
vivi ancora in provincia
ci pensi ogni tanto alle rane?
l'ultima volta ti ho visto cambiato
bevevi un amaro al bancone del bar
perchè il tempo ci sfugge
ma il segno del tempo rimane"
Baustelle

Romanzo bellissimo, ogni volta che lo prendevo in mano mi veniva in mente questa canzone dei Baustelle. E' un'epoca che non ho vissuto, quella che racconta Benni, ma è come se ci fossi dentro, incredibile come riesce a trascinartici. E ti rendi conto che in fondo, i giovani di allora non sono poi tanto diversi da quelli di adesso (la parte sana per lo meno).
Saltatempo è il protagonista, che col suo orobilogio passa da un'epoca all'altra, vedendo passato e futuro. Saltatempo siamo noi lettori, che ripercorriamo un'epoca.

Una favola meravigliosa densa di emozioni e riflessioni sulla vita. Il racconto di un paese e dei suoi abitanti tanto strani quanto reali. Benni mi piace sempre di più, e questo è il suo libro migliore.

CITAZIONE

"Le cose muoiono: questa è la prima cosa che non puoi cancellare, una volta che l'hai davvero scoperta. Le cose guariscono, le cose ricominciano, le cose tornano. Questa è la cosa bella da tenere in testa, ma non la puoi avere per sempre, la speranza fa il gioco del sole nel bosco, sparisce, riappare un attimo, poi di nuovo è ombra e scuro."

"Bisogna assomigliare alle parole che si dicono. Forse non parola per parola, ma insomma ci siamo capiti."

"Ci sono momenti nella vita che uno non si rende conto di essere ridicolo e sciocco, non puoi cancellarli dal curriculum, poi ti risveglierai, li ricorderai con un po' di vergogna, ma la vergogna è qualcosa che ci attacchi dopo."



domenica 10 ottobre 2010

Un gioco da bambini

(Running wild)
J. G. Ballard
Editore Feltrinelli
Pagine 92 (1988)


TRAMA
Nella lussuosa residenza del villaggio Pangbourne accade qualcosa di terribile: tutti e 32 i residenti vengono trovati morti, brutalmente uccisi da qualcuno, apparentemente scomparso nel nulla e responsabile anche della sparizione dei figli delle vittime. La polizia chiama ad indagare uno stimato psichiatra, Richard Greville, il quale noterà che in ogni singola casa vige un ordine e un'organizzazzione della vita quotidiana fin troppo accurata.
CONSIDERAZIONI (attenzione, spoiler: di seguito anticipazioni sulla trama)
Dunque, dunque, chi sia il colpevole è presto detto no? guardate il titolo, guardate la copertina e fate 2+2. Il fatto che il titolo originale (running wild) e la copertina originale (una figura umana al centro di un mirino) non accennino minimamente ai colpevoli della strage fa pensare che i traduttori ed editori italiani se ne siano abbondantemente fregati di svelare questo piccolo mistero, ma ho smesso di stupirmene (purtroppo) ormai già da parecchio tempo con le varie traduzioni di film e telefilm, titoli ecc ecc...
Quello che però non sono riusciti a fare è stato di rovinare questo bel libro, nonostante tutto l'ho trovata una piacevolissima lettura, una storia inquietante e ben congegnata, che va a scavare a fondo nell'animo umano: un vero e proprio studio sociologico su una società troppo perfetta e controllata, troppo attenta alle apparenze.....dannatamente attuale, direi.
Consigliato a chi ama i risvolti della psiche umana oltre che agli appassionati del noir.
CITAZIONE
"Marion infilò un invisibile chiave in un invisibile serratura e poi la girò, con un doppio faticoso movimento della mano - lo stesso che, secondo gli esperti, si compie per aprire una serratura a doppia mandata. Contemporaneamente la bimba si portò la mano destra sulla fronte, come per difendersi dai colpi del suo carceriere... "

venerdì 1 ottobre 2010

The event



USA 2010

Con Blair Underwood, Jason Ritter, Laura Innes
Serie tv (genere thriller cospirativo)


TRAMA (prima puntata)
Sean Walker intraprende un viaggio di piacere con la sua fidanzata Leila su di una nave da crociera. Misteriosamente la ragazza scompare, e sarà la sua scomparsa a dare il via ad una serie di avvenimenti che porteranno alla scoperta del più grande insabbiamento nella storia degli Stati Uniti d'America.
CONSIDERAZIONI
Le premesse ci sono. La prima puntata è un crescendo di tensione e misteri che tengono lo spettatore incollato allo schermo. Forse non sarà il prossimo "lost"(ormai è diventato il metro di paragone di ogni nuova serie tv) e probabilmente l'ansia di tenergli testa ha fatto sì che la scelta dello stile narrativo risultasse un pò difficile da seguire e alquanto disordinato (la stessa scena da più punti di vista e con ordine cronologico sballato), ma la trama è accattivante e gli autori hanno promesso di dare risposta a tutti i misteri che via via incontreremo sulla strada. A me ricorda per certi versi il più sfortunato "flash forward" e spero sinceramente che col tempo dimostri di essere un pò più strutturato. Diamogli una chance.


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